Inter, ora Lukaku è un’alternativa di lusso

Tre gol e tre assist nelle ultime tre gare disputate dall'inizio per il centravanti belga, però in Champions partirà in panchina
Inter, ora Lukaku è un’alternativa di lusso© ANSA
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - Il suo score nel derby è inequivocabile: 5 gol in 6 sfide con il Milan. Quando ha visto il Diavolo, Lukaku ha segnato sempre. Anche nell’ultimo incrocio, quello del 5 febbraio, solo che la sua prodezza è stata cancellata per un precedente fallo su Thiaw. Ciononostante, e a meno di sorprese dell’ultimo momento, mercoledì, Big Rom comincerà il primo Euroderby dalla panchina. Inzaghi, infatti, ha imboccato un percorso, vale a dire alternare i suoi 4 attaccanti, formando 2 coppie differenti, che nell’ultimo periodo si sono divise le sfide del week-end e quelle di metà settimana. Insomma, come d'abitudine, toccherà al tandem formato da Lautaro e da Dzeko.

Le ragioni della scelta

E a confortare i piani del tecnico nerazzurro ci sono almeno un paio di elementi. Con il Toro e l’ex-Roma là davanti, l’Inter ha vinto gli ultimi 2 derby, quello a Riyad in Supercoppa e quello di ritorno in campionato: 3-0 il primo e 1-0 il secondo. Ma il punteggio differente non deve ingannare, la squadra nerazzurra ha dominato entrambe le sfide. E proprio Dzeko è stato tra i protagonisti. Addirittura, in Arabia Saudita, oltre a firmare il 2-0, è stato il migliore in campo. In aggiunta, tutto lascia credere che il Diavolo possa impostare una gara di attesa, concedendo pochi spazi, nella speranza di sfruttare quelli che si potrebbero aprire una volta riconquistato il pallone. Ebbene, in una gara di questo genere, l’abilità nel palleggio insieme alla visione di gioco di Dzeko finirebbero per risultare più utili della potenza e dell’abilità nello sfruttare la profondità di Big Rom.

Dodicesimo uomo

Attenzione, però, perché Lukaku non resterà certo a guardare per tutta la partita. Entrerà sicuramente nella ripresa, per sfruttare, magari, quel pizzico di stanchezza che potrebbe attanagliare le gambe dei difensori rossoneri. In Champions ha fatto così e c’è da dire che a Inzaghi è andata di lusso. Il totem belga, infatti, ha firmato l’unico gol del confronto con il Porto, negli ottavi, proprio nel finale del match di andata a San Siro. E a Lisbona, contro il Benfica, è stato gelido nel trasformare il rigore del 2-0 che, di fatto, ha azzerato le velleità di rimonta degli avversari. Insomma, le possibilità per diventare determinante anche dalla panchina ci sono tutte. Big Rom sarà il classico 12° uomo. E non sarebbe una sorpresa se fosse proprio lui a fa saltare gli equilibri, in caso di sfida particolarmente bloccata.

Svolta repentina

C’è da dire che Lukaku arriva a questo finale di stagione nelle migliori condizioni possibili. Il grave infortunio dello scorso agosto, con conseguente ricaduta a ridosso del Mondiale, e la faticosa ripresa a inizio 2023 sono ormai un ricordo. Al pari dei clamorosi errori a porta vuota contro Fiorentina e Salernitana. L’Inter li ha pagati caro, forse addirittura con 5 punti in classifica. Ma se ora la squadra nerazzurra si è ripresa tutto o quasi in campionato è proprio grazie a Big Rom, divenuto letteralmente travolgente nelle ultime uscite: 3 gol e 3 assist nelle ultime 3 gare disputate dall’inizio. È rimasto a sedere contro il Verona, ma era mercoledì e alla luce del 6-0 finale non c’era bisogno di lui. Contro il Milan, al di là di tutto, Lukaku servirà eccome. Il resto si vedrà. A cominciare da un’eventuale e clamorosa finale di Champions. Fino ad arrivare a una conferma in nerazzurro, la prossima stagione, che, al momento, appare più lontana che vicina.


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