Milan-Inter, gli introiti di Coppa fanno rifiatare

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Milan-Inter, gli introiti di Coppa fanno rifiatare© Inter via Getty Images
Alessandro F. Giudice
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Il derby di Champions tra le milanesi è l’ennesimo confronto tra due proprietà molto diverse (una cinese, l’altra americana) giunte a questa sfida con inerzia finanziaria piuttosto divergente. Escono entrambe da anni di perdite molto rilevanti nell’ultimo triennio (488 milioni i nerazzurri, 358 i rossoneri) ma la dinamica mostra un Milan più avanti nel risanamento dei conti. Negli anni passati, l’Inter ha mantenuto un vantaggio in termini di ricavi grazie ai robusti contratti commerciali dal sistema relazionale del gruppo Zhang-Suning in Asia. Nel biennio 2018-20 l’Inter ha quasi doppiato i ricavi del Milan: grazie anche al ritorno in Champions che l’Inter centrò due anni prima del Milan ma pure a sponsorizzazioni provenienti in parte dallo stesso azionista, come i naming rights di Suning al centro di allenamento di Appiano Gentile. Dal 2020, l’inaridimento delle fonti finanziarie cinesi acuite dalle difficoltà del gruppo familiare di Zhang (inseguito dai creditori fino a Milano) ha prodotto un progressivo rallentamento dei ricavi nerazzurri: dai 417 del 2019 ai 364 del 2021, con il ritorno a 436 solo grazie alle cospicue plusvalenze dalle cessioni di Hakimi e Lukaku. Di contro, il Milan toccò il fondo dei ricavi a 192 nel 2019/20 ma la ripresa è stata veloce, soprattutto grazie alla crescita molto rapida dei ricavi commerciali, con diversi partner internazionali aggiunti da Elliott e quindi da RedBird. L’ultimo bilancio rossonero ha quasi azzerato il gap di ricavi operativi con l’Inter (280 contro 335) mentre una differenza resta nelle plusvalenze.

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Il percorso Champions ha portato 80 milioni di ricavi

Il dato dei ricavi netti complessivi dice perciò: 297 Milan, 439 Inter. Se l’Inter vince ancora la partita dei ricavi, il Milan prevale nettamente sul fronte dei costi a partire dalla voce più pesante: la rosa dei calciatori. Nel 2022 il Milan sosteneva 210 milioni di costi per stipendi e ammortamenti mentre l’Inter era appesantita da 320. Soprattutto, la struttura finanziaria dell’Inter costa oltre 30 milioni a causa di un debito finanziario e levato (408 milioni di bond) mentre RedBird ha appena acquisito un Milan con i debiti finanziari azzerati dalla gestione Elliott. Il percorso Champions quest’anno ha già portato a entrambe oltre 80 milioni di ricavi rispetto ai 40-50 attesi a priori. Aggiungendo la straordinaria crescita del box office, sospinta da un’affluenza record a San Siro per entrambe in Serie A ma - soprattutto - dagli incassi straordinari dei turni di Champions, il Milan punta al pareggio del bilancio, l’Inter a migliorare i conti senza cedere pezzi importanti. Per entrambe, una boccata d’ossigeno che diverrà straordinaria per chi guadagnerà gli ulteriori 15 milioni dell’accesso alla finale. 

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