Oaktree non sbaglia una mossa. Ecco Marotta presidente dell'Inter: dopo l'accordo con Lautaro, un'altra scelta molto indicativa della volontà americana di assicurare al club campione d'Italia la continuità di gestione, un futuro solido e ancora più ricco di soddisfazioni. Nessuno meglio del successore di Zhang meritava questo riconoscimento, per il lavoro e per i risultati conseguiti nel periodo più delicato della gestione Suning. Legittimi l'orgoglio e la soddisfazione che traspaiono dal primo commento del ventiduesimo presidente nei 116 anni di storia nerazzurra: "Desidero ringraziare Oaktree per la decisione di nominarmi alla Presidenza dell’Inter. Sono onorato della fiducia riposta in me. Fin dal giorno dell’annuncio della nuova proprietà, i manager di Oaktree sono stati molto presenti e disponibili al dialogo. Si tratta della testimonianza tangibile di quanto il nuovo azionista di controllo abbia a cuore lo sviluppo della Società. Nelle prime dichiarazioni Oaktree aveva garantito la continuità gestionale dell’Inter, penso che oggi si possa riconoscere ai nuovi proprietari dell’Inter di aver dato seguito alle parole con un fatto tangibile e concreto. Dobbiamo inoltre riconoscere che Oaktree ha fin da subito testimoniato grande consapevolezza circa l’eredità storica, la tradizione e i valori del nostro Club".
Marotta-Inter, cinque anni e mezzo di successi
Beppe ha parlato come un libro stampato di cui egli stesso è l'autore, avendo scritto pagina dopo pagina sin dal primo giorno in cui si è insediato in sede. Era il 13 dicembre 2018, quando assunse l'incarico di amministratore delegato per l'area sportiva, carica che ora mantiene coniugandola con quella di presidente. Nell'arco di quasi cinque anni e mezzo, l'Inter ha raggiunto la finale di Europa League, ventidue anni dopo la finale di Coppa Uefa e dieci anni dopo la finale di Champions League vinta a Madrid; ha conquistato il diciannovesimo scudetto, undici anni dopo il diciottesimo; ha ceduto Lukaku al Chelsea per 115 milioni dopo averlo acquistato nel 2019 per 74 milioni; completano il bilancio di Marotta due Coppe Italia, 3 Supercoppe italiane consecutive; la finale di Champions League prima del ventesimo scudetto e della storica seconda stella. Per non dire dei colpi di mercato a parametro zero, gli ultimi due dei quali si chiamano Taremi e Zielinski. In precedenza: Calhanoglu, Sanchez, Onana, Mkhitaryan, Cuadrado,Thuram. Particolarmente significativa, nel nuovo Cda, la conferma di Alessandro Antonello nel ruolo di amministratore delegato corporate: è l'uomo dei conti che sta guidando il processo di risanamento del bilancio. Dagli americani ha ricevuto un lusinghiero riconoscimento sul campo.