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Tre sconfitte di fila e il rischio di concludere la stagione senza titoli

Il ko con la Roma e il sorpasso del Napoli hanno chiuso il mese da incubo per l&#39;<a href="/squadra/calcio/inter/t127">Inter</a> di Inzaghi. Ora i nerazzurri rischiano di restare a bocca asciutta in una stagione che li ha visti protagonisti fino al rush finale. Oltre ai risultati, decisivi ovviamente arrivati a questo punto, a preoccupare sono altri fattori soprattutto in vista della semifinale di Champions contro il Barcellona. I catalani, infatti, al contrario dell&#39;Inter sono in un mo

Partita complicata per il direttore di gara. La trattenuta nel finale in area è prolungata ma non così “pesante” da portare arbitro e VAR a intervenire

Partita complessa per Fabbri, che pure ha tenuto la barra dritta, senza cambiare metro tecnico e disciplinare: corretto fischiare contro Dumfries le trattenute reciproche con N&#39;Dicka (e sempre l&rsquo;interista ad iniziare), c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; d&rsquo;un dubbio sulla rischiosa (molto) trattenuta dello stesso N&#39;Dicka su Bisseck nel finale. Siamo al limite.&nbsp;

<h2>N&#39;Dicka-Bisseck, trattenuta al limite</h2>

Bisseck prende il tempo a N&#39;Dicka che gli mette entrambe le braccia (pi&ugrave; a lungo il destro) attorno alla vita, trattenuta prolungata ma non cos&igrave; &ldquo;pesante&rdquo; da portare arbitro e VAR a intervenire, ognuno per quel che gli compete. Fabbri l&rsquo;ha valutata non punibile, avesse fatto il contrario, da Lissone non sarebbero comunque intervenuti.&nbsp;

<h2>Duro corpo a corpo</h2>

Due corpo a corpo fra Dumfries e N&#39;Dicka, &egrave; l&rsquo;interista a cercare l&rsquo;avversario che trattiene a sua volta, Fabbri (con l&rsquo;aiuto dell&rsquo;assistente Passeri) punisce sempre chi ha iniziato l&rsquo;azione fallosa.&nbsp;

<h2>Soul&eacute;, tutto regolare</h2>

E&rsquo; tutta regolare l&rsquo;azione che porta alla rete di Soul&eacute;: al momento del tiro di Pellegrini, sono tutti in gioco e non ci sono infrazioni al regolamento.&nbsp;

<h2>Inter, gol in fuorigioco</h2>

Subito in vantaggio l&rsquo;Inter, ma la rete &egrave; stata annullata in campo: decisione giusta, sul tocco di Lautaro Martinez, Arnautovic &egrave; in posizione irregolare, oltre l&rsquo;ultimo difendente della Roma che &egrave; &Ccedil;elik, non vale la rete di Frattesi.&nbsp;

Voto: 6 
VAR Di Bello 6: Si salva.&nbsp;

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Moviola Inter-Roma, Fabbri al limite: N'Dicka-Bisseck, c'è dubbio rigore


Leggi il commento sulla vittoria degli azzurri contro il Torino

&laquo;&iquest;De qu&eacute; planeta viniste?&raquo;. Non si arrabbier&agrave; Maradona da lass&ugrave; se citiamo la domanda che fece al mondo il famoso telecronista Victor Hugo Morales quando gli vide segnare il gol del secolo ai Mondiali in Messico. Perch&eacute; chi sta vedendo giocare Scott McTominay, probabilmente, si sta ponendo lo stesso interrogativo. Da che pianeta &egrave; venuto? <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/2025/04/27-140276650/napoli-torino_diretta_serie_a_alle_20_45_conte_ha_l_occasione_di_allungare_sull_inter">L&rsquo;uomo che sta decidendo la lotta scudetto</a> arriva dalla Scozia, ma sembra un marziano. Cinque gol nelle ultime tre partite, undici in campionato, un impatto devastante in Serie A. Il rischio di diventare il miglior giocatore del torneo, un barrilete cosmico. Conte lo aveva punto nell&rsquo;orgoglio tre settimane fa, gli aveva chiesto i gol per credere ancora nel sogno. La risposta &egrave; stata da campione, da fuoriclasse assoluto.&nbsp;&nbsp;

Le due magie di ieri sera consentono al Napoli di approfittare del regalo della Roma e di allungare a +3. Un vantaggio che a quattro giornate dalla fine fa diventare gli azzurri padroni del loro destino. Bastano dieci punti per il trionfo, anche con tre vittorie e un pareggio diventerebbe campione al di l&agrave; dei risultati dell&rsquo;Inter. Una situazione in cui uno come Conte pu&ograve; solo esaltarsi. Gli stop di Buongiorno, Lobotka e Anguissa, aggiunti a quello di Neres, sono gli ultimi ostacoli che dovr&agrave; superare. Gli ennesimi di una stagione complicata, sofferta, in cui ha dovuto sempre tirare fuori il meglio dalle difficolt&agrave;. Una specialit&agrave; della casa, una delle grandi qualit&agrave; di un uomo che sta facendo sognare milioni di tifosi nel mondo.&nbsp;&nbsp;

L&rsquo;atmosfera che si respira adesso in citt&agrave; &egrave; di quelle magiche, il profumo sembra essere tornato quello di due anni fa. Il prossimo mese di maggio potrebbe regalare un&rsquo;altra pagina indimenticabile alla storia azzurra. De Laurentiis ha la possibilit&agrave; di raggiungere l&rsquo;ingegnere Ferlaino a due scudetti (per completare l&rsquo;opera gli mancherebbe solo un trionfo europeo), ma al palmares potrebbe aggiungere una postilla: vinti senza Maradona. Conte invece insegue il suo sesto titolo da allenatore fra Serie A e Premier (tre alla Juve, uno all&rsquo;Inter e uno al Chelsea) e il suo decimo scudetto in carriera (5 da calciatore e 4 da allenatore finora), fra l&rsquo;altro con tre squadre diverse. Sarebbe il coronamento di un percorso straordinario, figlio di due scelte vincenti: quella del presidente di affidarsi ad Antonio e quella di Antonio di scegliere il progetto. Il tutto condito da un&rsquo;altra incredibile postilla da tramandare ai posteri: vinto nonostante la cessione del giocatore pi&ugrave; forte a met&agrave; stagione. Ma soprattutto, a differenza di due anni fa, all&rsquo;orizzonte non c&rsquo;&egrave; la necessit&agrave; di fare rivoluzioni. Il ciclo &egrave; al suo primo anno e, al di l&agrave; di come finir&agrave; questo emozionante sprint, &egrave; destinato a continuare. Negli oltre venti anni di presidenza De Laurentiis c&rsquo;&egrave; stata una costante: l&rsquo;occhio di riguardo per i bilanci. Il Napoli adesso &egrave; una delle societ&agrave; pi&ugrave; solide del panorama internazionale. Pu&ograve; permettersi di fare investimenti importanti per alzare l&rsquo;asticella e rilanciare le ambizioni. C&rsquo;&egrave; un tesoretto (quasi) pronto da 150 milioni per consolidare una squadra che ha gi&agrave; delle basi importanti. Non servono vertici improvvisati in basilica come quello fra Trump e Zelensky (geniale chi lo ha riprodotto in versione partenopea), per programmare il futuro basta un faccia a faccia fra <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/napoli/2025/04/27-140289716/de_laurentiis_applaude_il_napoli_sangue_freddo_calma_e_gesso">De Laurentiis</a> e <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/napoli/2025/04/27-140287070/conte_lo_scudetto_sarebbe_un_prodigio_la_partita_dell_inter_non_l_ho_vista">Conte </a>con il mare sullo sfondo. Il panorama intorno deve essere tutto azzurro.&nbsp;

McTominay barrilete cosmico, Napoli padrone del suo destino

McTominay barrilete cosmico

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