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Il club nerazzurro si stringe alla famiglia del vicepresidente per la perdita del padre Rodolfo

<p>Un grave lutto ha colpito il mondo nerazzurro. Nelle scorse ore &egrave; infatti scomparso <strong>Rodolfo Zanetti</strong>, padre di <strong>Javier</strong>, storico capitano e oggi vicepresidente dell&#39;<a href="https://www.corrieredellosport.it/squadra/calcio/inter/t127">Inter</a>. La notizia &egrave; stata resa nota dal club con un comunicato ufficiale diffuso questa mattina, che esprime vicinanza e affetto nei confronti di &quot;<strong>Pupi</strong>&quot; in un momento di profondo dolore.&nbsp;</p>

<h2>Il messaggio di cordoglio della societ&agrave;</h2>

<p>&quot;<em>L&#39;Inter esprime il proprio cordoglio e si stringe attorno al vicepresidente Javier Zanetti per la scomparsa del padre Rodolfo. A lui l&#39;abbraccio di tutta la famiglia nerazzurra e della Propriet&agrave;</em>&quot;, si legge nella nota. Il club e i tifosi si uniscono cos&igrave; al dolore della famiglia <strong>Zanetti</strong>, manifestando tutta la loro vicinanza a chi, con la maglia dell&#39;<strong>Inter</strong> prima e dopo con il ruolo dirigenziale poi, ha rappresentato e continua a rappresentare un simbolo indelebile della storia nerazzurra.&nbsp;</p>


Il vicepresidente dell'Inter racconta un aneddoto della sua gioventù.

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<h2>Cagliari-Inter&nbsp;</h2>

<h2>Arbitro Piccinini: 6,5 &nbsp;</h2>

<p>Partita senza particolari problemi per Piccinini, alla seconda in A stagionale: gara con grande agonismo, mai cattiva, tenuta con 27 falli e 2 provvedimenti disciplinari. Un solo episodio, in area Cagliari, ben letto grazie anche ad un posizionamento in quel momento felice. Buona la collaborazione degli assistenti, Mastrodonato e Moro.&nbsp;</p>

<h2>Niente rigore su Thuram&nbsp;</h2>

<p>Thuram entra in area del Cagliai gi&agrave; leggermente sbilanciato, arriva il contatto con Luperto che gli &egrave; davanti: l&rsquo;impressione, al di l&agrave; dell&rsquo;entit&agrave; dello scontro (minimo) &egrave; che l&rsquo;attaccante nerazzurro sia gi&agrave; in caduta e che non ci siamo azioni fallose, Piccinini &egrave; proprio davanti ai due, ha visuale libera, fa proseguire. Corretto.&nbsp;</p>

<h2>Regolari i gol&nbsp;</h2>

<p>Buono il gol di Lautaro, che non commette fallo su Obert che gli &egrave; davanti e che si abbassa senza subire particolari spinte o pressioni. Nessun dubbio anche sulla regolarit&agrave; della rete di Pio Esposito: quando &Ccedil;alhanoglu serve Dimarco, quest&rsquo;ultimo &egrave; tenuto in gioco da Mina, Idrissi e Luperto, ultimo della linea rossobl&ugrave;.&nbsp;</p>

<h2>Disciplinare&nbsp;</h2>

<p>Come detto, due gli ammoniti, appropriati i gialli: per Barella, in ritardo sul piede destro di Felici, e per Carlos Augusto che, nel recupero del primo tempo, riporta in campo un pallone che era uscito per ritardare la rimessa del Cagliari.&nbsp;</p>

<h2>VAR: Doveri 6&nbsp;</h2>
Poco avvezzo alle sale di Lissone, serata tranquilla.

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Milano potrebbe avere il suo stadio di proprietà mentre a Roma si aspetta ancora

<p>Ci siamo, il grande giorno per San Siro &egrave; arrivato. Oggi alle 16,30 arriver&agrave;&nbsp; la &ldquo;delibera pi&ugrave; importante della giunta Sala-bis&rdquo; . La seduta &egrave; convocata a oltranza fino al voto del testo. Se vinceranno i favorevoli, lo stadio di San Siro e le aree circostanti, per circa 280mila metri quadrati complessivi, verranno venduti a Inter e Milan per 197 milioni meno circa 22 milioni di compartecipazione. Mai come stavolta la &ldquo;conta&rdquo; &egrave; risicatissima. Perch&eacute; nella maggioranza ci sono diversi contrari. In caso di vittoria Milano avr&agrave; il suo stadio di propriet&agrave;. Si tratterebbe di una svolta clamorosa mentre a Roma non &egrave; ancora chiaro quando sar&agrave; presentato il progetto definitivo di Pietralata nonostante le consuete dichiarazioni di ottimismo.&nbsp;</p>

<h2>All&#39;ultimo voto</h2>

<p>Durante la seduta di gioved&igrave; era stato fatto mancare il numero legale: un escamotage per trasformare in &ldquo;seconda convocazione&rdquo; la seduta di luned&igrave;, col numero legale abbassato a 15 consiglieri per &ldquo;prevenire&rdquo; eventuali assenze dell&#39;ultimo minuto. Ma in realt&agrave; &egrave; probabile che il trucco non sposter&agrave; il risultato, perch&eacute; i &ldquo;no&rdquo; alla vendita dello stadio, che per ora sono 17 nell&#39;opposizione e 7 in maggioranza, dovrebbero compattamente restare in aula e dare battaglia. Farebbe 24 no, e altrettanti sono queli sicuramente favorevoli (tutti nel centrosinistra). Il&nbsp;no di Marco Fumagalli cambia il rapporto tra favorevoli e contrari a favore di questi ultimi. E il suo no &egrave; dato praticamente per certo. La delibera, che era stata dichiarata &ldquo;non emendabile&rdquo;, sar&agrave; invece emendata. &Egrave; il modo in cui la giunta cercher&agrave; di recuperare un consento da parte dei pi&ugrave; riottosi, Fumagalli per primo, ma non solo. Un emendamento sar&agrave; certamente sulle misure antimafia, dopo l&#39;allarme dell&#39;ultimo minuto da parte di Nando Dalla Chiesa, presidente del comitato legalit&agrave; e antimafia di Palazzo Marino, che aveva avvertito, gioved&igrave; 25 in mattinata, sull&#39;opacit&agrave; della situazione a causa dell&#39;impossibilit&agrave; d&#39;individuare con precisione i titolari effettivi dei due club.</p>

<h2>San Siro, il centenario &egrave; vicino</h2>

<p>Intanto, domenica pomeriggio, centinaia di persone si sono date appuntamento al parco dei Capitani, che verrebbe nei piani di Inter e Milan occupato dal nuovo stadio, per festeggiare il 99esimo &ldquo;compleanno di San Siro&rdquo;, inaugurato il 19 settembre 1926 (allora era di propriet&agrave; del Milan e ospitava solo le partite dei rossoneri). Al grido &ldquo;Beppe Sala, svendi casa tua&rdquo;, i manifestanti hanno esternato la loro contrariet&agrave; a una molteplice serie di questioni: il nuovo stadio sul lato di via Tesio, cancellando il parco, ma anche l&#39;operazione complessiva, dove una parte importante (anche nella valutazione economica dell&#39;Agenzia delle Entrate) riguarda l&#39;area che diventer&agrave; commerciale, e la data scelta dalla sovrintendenza e dal Comune per far partire il conteggio di 70 anni dalla costruzione del secondo anello: quel 10 novembre 1955, data del collaudo, mentre anche in precedenza il secondo anello era di fatto gi&agrave; pronto (e occupato dai tifosi). Un&#39;altra manifestazione &egrave; in programma nel pomeriggio davanti a Palazzo Marino. Paolo Scaroni, presidente del Milan, a margine dell&#39;incontro Milan-Napoli vinto dai rossoneri, si &egrave; detto &ldquo;fiducioso che il consiglio comunale prender&agrave; una decisione saggia e varer&agrave; un nuovo stadio&rdquo;. Beppe Marotta, presidente dell&#39;Inter, aveva detto di confidare &ldquo;nel buon senso della classe politica milanese perch&eacute; sappia cogliere un&#39;occasione unica&rdquo;.</p>

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