Di Livio: «Mai detto battiamo la Juve»
ROMA - Una frase riportata male ha fatto scatenare un putiferio. Nella bufera è finito Angelo Di Livio, grande ex della Juve, uno di quelli che in maglia bianconera ha vinto tutto. Il «soldatino» è stato colonna e bandiera ai tempi del primo Lippi. Così amato in casa bianconera che nel nuovo stadio gli è stata dedicata una delle stelle che celebrano i campioni della Vecchia Signora. Ora, quella stella, il popolo bianconero vorrebbe gli venisse tolta. Molti tifosi sono infuriati con lui: perché sui social e nei forum dedicati, Di Livio avrebbe più volte professato il suo tifo giallorosso. La frase incriminata è la seguente: «Se vinciamo riapriamo il campionato», riferito alla Roma.
LA PRECISAZIONE - Nel pomeriggio Angelo Di Livio ci ha spiegato la sua versione dei fatti: «Quando si cambiano le parole può nascere una polemica. Io ho partecipato a un forum radiofonico sulla Roma dove il conduttore mi ha posto la domanda: "Se battiamo la Juve si riapre il campionato". Io ho precisato: se la Roma batte la Juve riapre il campionato. Sono state cambiate le parole. Ho la coscienza a posto, non devo difendermi né giustificarmi. Mi sento tranquillo, mi sembra esagerato che si scateni una polemica perché un ragazzino riporta male una mia frase. Io vivo a Roma e so quello che mi hanno detto nel corso degli anni per essere stato un giocatore della Juve. Ho difeso e onorato la maglia bianconera con tutte le mie forze, anche nella mia città, in momenti molto difficili e carichi di tensione tra le due tifoserie. Questa polemica mi tocca poco. Come potrei parlar male della Juve? Non rinnego il mio passato in bianconero, anzi ne sono fiero. Quelli alla Juve sono stati gli anni più importanti della mia carriera, mi hanno permesso di vincere tutto e di diventare un giocatore di statura internazionale, grazie anche all’aiuto dei tifosi bianconeri che ancora oggi mi vogliono bene. Ma nello stesso tempo non ho mai nascosto il mio tifo per la Roma. Io so quello che dico, a domanda ho risposto: se la Roma vince riapre il campionato e le chance alla vigilia della partita erano reali per la squadra di Garcia».
SINCERO - Le cose invece sono andate diversamente e Di Livio è molto obiettivo quando analizza la realtà: «Il campionato è finito, si aspettava questa partita come se fosse quella che poteva dare la svolta, invece niente. Ora la Juve può gestire l’ampio vantaggio. La Roma dovrà difendere il secondo posto e cercare di andare avanti in Europa League». Di Livio oggi è opinionista in Rai e in alcune emittenti della Capitale. Suo figlio Lorenzo, classe ‘97, gioca nella Primavera della Roma, da esterno come il padre. Di lui si dice un gran bene.
COME ZIBI' - C’è un precedente di un “espulso” fra i cinquanta stellati, i giocatori simbolo della storia della Juve. E riguarda sempre la rivalità tra Juve e Roma. E’ quello di Zibì Boniek, inzialmente scelto attraverso un sondaggio online nel 2009 e poi escluso per una protesta popolare accolta dal presidente Andrea Agnelli l’anno seguente. Anche Boniek era stato giudicato “colpevole” di essere tifoso romanista dai tifosi juventini ed era stato sostituito da Edgar Davids, in seguito a un nuovo sondaggio.
