Khedira: «Sogno la Champions, magari col Real in finale» 

Il centrocampista della Juve: «E’ difficile vincere tutto ma è questo il nostro obiettivo»
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ROMA – Primo giorno alla Juventus per Khedira. Il centrocampista tedesco, nella conferenza stampa di presentazione, si dice pronto a tutto e punta l’Europa: «In Champions League ci sono tanti club che competono, quindi ci vuole una buona squadra, oltre alla forma fisica e alla fortuna; sono molte le variabili che possono incidere. Credo che con la Juventus si possa raggiungere il punto più alto dell'Europa. Ci sono molte formazioni forti, ma i bianconeri sono sicuramente tra le prime quattro. Sarebbe un sogno, oltre che una bella rivincita, giocare una finale contro il Real Madrid in Champions League. E’ difficile vincere tutto ma è questo il nostro obiettivo, la mio filosofia è giocare sempre al massimo. La finale di Champions è sempre un evento importante e sono felicissimo ed orgoglioso di essere qua, perché possiamo raggiungerla. Mi sento fortunato per questo».

LA SCELTA – «Non c'era stress con il Real Madrid, ho passato cinque anni bellissimi, ma avevo deciso da tempo di provare una sfida per me stesso. La Juventus è una di questa; è un grande onore essere qui, allo stesso livello del Real Madrid. So che hanno giocato al top per molti anni e prima di arrivare mi sono informato con Morata, per sapere come era l'ambiente. Ho giocato con Morata per tre anni a Madrid, ma all’epoca era giovane e un po’ ingenuo. Quest'anno la Juventus ha giocato un ruolo fondamentale per la sua crescita. L'ho visto in semifinale e, al di là del gol, si è comportato benissimo. Lo stimo perché è un grande giocatore, sempre attivo, agile ed in movimento: ha potenzialità».

LA CONDIZIONE – «Fisicamente mi sento perfetto. Sono qui da lunedì e sto allenando la resistenza. Le persone intorno a me mi stanno rendendo felice».

IL RUOLO «In competizione con Vidal e Marchisio? Il ruolo di titolare non mi viene regalato. So che il centrocampo è fortissimo e c'è concorrenza, ma sono ambizioso. Posso sopportare questa pressione e conquistarmi il posto da titolare».

IL NUMERO«Ho scelto il 28 perché ho sempre avuto questo numero. Era il mio numero anche allo Stoccarda».

SERIE A IN DECLINO? - «Non direi che il calcio italiano è in una fase negativa. Credo che l'immagine del paese all'estero sia sempre positiva, infatti, ho scelto di venire qui. Ci sono grandi squadre ed è molto difficile tatticamente. Non è inferiore ad altri campionati esteri».

PIRLO«Non sapevo della situazione di Pirlo. Quando sono iniziati i contatti con la Juventus lui era ancora in squadra, è stata una trattativa veloce. Sarebbe stato bello giocare con lui, è un fenomeno, ma penso sia felice della nuova sfida. Bisogna rispettarlo per quello che ha fatto ma qui c’è tante gente importante. L’infortunio? No non l’ha causato lui, me lo sono procurato da solo per frustrazione».

OZIL«Ozil qui alla Juventus? Non so niente, non ci ho parlato».


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