Serie A Juventus, Allegri: «Nel finale le abbiamo combinate grosse»

Il tecnico dei bianconeri non è soddisfatto della chiusura di gara dei suoi ragazzi contro il Carpi: «Col Frosinone l’abbiamo pagata a caro prezzo e oggi no. Ci deve servire da lezione: bisogna crescere e capire che quando l’avversario è in difficoltà va annientato»
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ROMA - Massimiliano Allegri non ci sta e nonostante la settima vittoria di fila della sua Juventus non vuole cali di tensione dai suoi ragazzi che nel finale contro il Carpi hanno rischiato di rovinare quanto fatto fino al 90'. Il quasi pareggio degli emiliani ha fatto infuriare l'ex tecnico del Milan che in panchina si è reso protagonista di uno sfogo davvero clamoroso.

Poi nel post gara le sue parole a Mediaset: «La cosa positiva è che la squadra ha fatto 7 vittorie, veniamo da un buon periodo sia in campionato sia in Champions sia in Coppa Italia. Oggi era importante vincere, innanzitutto per balzare, seppur momentaneamente, al secondo posto. Poi per non staccarci dalle squadre di testa e consolidare la classifica. Sui minuti finali devo dire che le partite non sono mai chiuse: i ragazzi hanno fatto bene fino a 5’ dalla fine, poi le abbiamo combinate grosse. Col Frosinone l’abbiamo pagata a caro prezzo e oggi no. Ci deve servire da lezione: bisogna crescere e capire che quando l’avversario è in difficoltà va annientato. Invece oggi lo abbiamo rimesso in pista. Dobbiamo imparare: magari ci darà la scossa per ripartire nel 2016 nel migliore dei modi». Battuta di Allegri anche su Mancini e il suo paragone sulla Juve come una Mercedes: «Mancini dice che siamo una Mercedes e loro una 500? Abbiamo fatto 7 vittorie recuperando a Napoli e Fiorentina tanti punti, ma solo 3 all’Inter. Questo significa che i nerazzurri stanno facendo un grandissimo campionato. Noi però dobbiamo pensare a fare il nostro percorso. Le macchine Inter e Juve sono entrambe ottime, ben attrezzate: loro però sono davanti, quindi stanno andando più forte».

POGBA - Questa invece l'analisi di Pogba ai microfoni di Sky Sport. Anche oggi il francese è stato uno dei migliori in campo: «Penso che una squadra come la Juve, non dico che siamo i più forti però non dobbiamo prendere un gol così. La concentrazione è molto importante in queste partite e l’abbiamo persa negli ultimi minuti, però la vittoria ci sta e siamo contenti per questo. La pausa? Riposiamo, è buono per noi per la testa, però quando torniamo dobbiamo tornare alla grande, perché non abbiamo ancora fatto niente. A chi dedico il gol? Come avevo fatto contro il Torino, è ancora per il piccolo. E per me personalmente, voglio tornare alla grande per la squadra e dare il massimo per la squadra, per tornare ad essere campioni per lo scudetto».

MARCHISIO - Anche Marchisio commenta a caldo su Sky il difficile finale di partita della Juve: «È normale che all’inizio fosse un po’ arrabbiato ma lo eravamo anche noi perché abbiamo rischiato, però ora che è finita la partita, a freddo dobbiamo pensare a quello che si è fatto in queste ultime giornate, e quindi vittorie importanti. Abbiamo recuperato tanto e chiudiamo questo 2015 molto positivo. La partita non si è subito messa bene per noi, però come in altre circostanze siamo riusciti a recuperare e a capovolgere il risultato. C’è stata una grande reazione e questo significa che la squadra sta molto bene. Siamo riusciti a trovare anche il gol del 3-1 e a gestire la partita con tranquillità. Poi è normale che in 90 minuti ci sono dei momenti in cui puoi concedere qualcosina, anche perché un po’ per il loro orgoglio e un po’ per disattenzioni nostre, il Carpi ci ha messo in difficoltà. E’ normale che non deve succedere, però a fine partita eravamo tutti un po’ arrabbiati con noi stessi per quello che abbiamo concesso alla fine, perché rischiavamo di rovinare una giornata perfetta. La giornata resta perfetta perché abbiamo vinto e chiuso bene il 2015». Poi un giudizio sul 2015: «Voti non me ne sono mai dati e mai me ne darò, anche perché c’è già tanta gente che lo fa e quindi va benissimo così, però sicuramente è stato un anno molto positivo per tutti quanti, sia la prima parte del 2015 dove sono arrivati due trofei e una finale di Champions, e anche questa seconda parte, visto che siamo in corsa per tutti i nostri obiettivi. Il primo era la Supercoppa e l’abbiamo vinta, abbiamo recuperato parecchi punti in campionato, siamo in lotta per lo Scudetto e in Champions abbiamo superato il girone. E’ il percorso che dobbiamo fare, sappiamo che sarà dura perché è sempre dura, però questa squadra, soprattutto i giovani, non tutti giovani perché sono arrivati anche tanti nuovi che non sono giovani, hanno fatto un percorso di crescita importante in questi mesi e la squadra ne sta giovando». Marchisio dice la sua anche sulla rincorsa bianconera: «La cosa più importante è stata la crescita e l’inserimento che c’è stato, soprattutto negli ultimi mesi, dei nuovi, perché arrivare alla Juve, che dopo quattro anni vince in Italia e fa bene in Europa, chiunque arriva pensa che vada tutto bene, soprattutto all’inizio. Noi siamo partiti con due sconfitte e quello non ha aiutato sicuramente chi era appena arrivato. Da lì, piano piano siamo cresciuti, anche aiutati dal fatto che in Europa riuscivamo a trovare risultato, siamo cresciuti tutti quanti, i nuovi e chi è rimasto. E’ normale che all’inizio non si poteva parlare di Scudetto, ma neanche pensarlo perché se guardavamo la classifica, ma soprattutto noi che mancavamo tutti quanti in qualcosa, non potevamo parlarne. Abbiamo lavorato sodo, dal mister alla società, tutti quanti ci siamo messi sotto e questo percorso di crescita dovrà continuare anche ad inizio 2016 perché alla fine non abbiamo fatto nulla, anche se siamo in corsa per tutti e tre gli obiettivi, ma i conti si fanno alla fine. E c’è ancora talmente tanta strada da fare che bisognerà lavorare ancora molto». Insomma il Natale si avvicina ma Marchisio darebbe un po' di carbone a tutti: «Un pezzettino di carbone lo darei a tutti quanti, perché all’inizio siamo mancati tutti, chi è da più anni qua e tutti quanti. Le colpe erano di tutti e quindi la forza di questo gruppo è sicuramente quella. Tutti insieme, uniti, ci siamo messi sotto, abbiamo lavorato e siamo riusciti a tornare nella posizione che volevamo, almeno a questo punto del campionato. L’abbiamo mangiato subito all’inizio questo pezzo di carbone, adesso ci meritiamo un regalo».


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