Juventus, è lo scudetto di tutti: che contributo dalla panchina!

Il 5° trionfo consecutivo dei bianconeri è arrivato anche grazie ai gol e alle giocate di chi è stato impiegato meno, come Lemina, Zaza e Morata
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di Filippo Testini
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ROMA – Dopo un inizio di stagione che faceva presagire un finale diverso, la Juventus è arrivata alla conquista del suo 5° scudetto di fila. I ragazzi di Allegri, in questo modo, eguagliano quanto fatto dal club bianconero già negli anni ’30, quando la Vecchia Signora era riuscita a conquistare 5 tricolori consecutivi dalla stagione 1930/1931 a quella 1934/1935. Fra i protagonisti principali della cavalcata juventina ci sono, ovviamente, nomi altisonanti come quelli di Buffon (capace di stabilire il nuovo record di imbattibilità della Serie A), Pogba, Dybala e molti altri. Ma un occhio di riguardo va dato anche a chi ha giocato meno, facendosi trovare comunque pronto quando veniva chiamato in causa. In diverse occasioni, infatti, la Juventus ha risolto le partite grazie al contributo delle così dette “riserve”, capaci di cambiare le partite in corsa o, spesso, sostituendo degnamente gli indisponibili.

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LA FORZA DEL CENTROCAMPO – A centrocampo, dopo le partenze in estate di Pirlo e Vidal, le chiavi del gioco sono finite nelle mani di Pogba. Il francese, però, è stato spesso affiancato da alcuni “gregari” che hanno contribuito alla vittoria finale. Parliamo di Mario Lemina, Stefano Sturaro e Simone Padoin. Il primo, nonostante un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco nel periodo compreso fra dicembre e gennaio, è riuscito a disputare 9 partite (per un totale di 638 minuti) in Serie A, mettendo a segno anche due reti. La prima, realizzata in casa del Napoli, non è servita ad evitare la sconfitta, mentre la seconda ha contribuito alla vittoria per 2-0 in casa dell’Atalanta (28ª giornata) il 6 marzo 2016. Altro gregario di lusso è Stefano Sturaro, che ha messo insieme 16 partite (399 minuti), realizzando il gol del 2-0 nella trasferta di Palermo, poi terminata sul 3-0 per i bianconeri. Contro i rosanero, nella sfida di ritorno allo Stadium, è andato a segno anche Simone Padoin, che ha arricchito con la rete le sue 11 presenze (561 minuti) in campionato.

GOL PESANTI – Ma il reparto in cui si è sentita di più l’importanza della panchina, è sicuramente quello avanzato. Oltre ai titolarissimi Dybala e Mandzukic, infatti, Allegri ha potuto fare affidamento anche sulle reti di Morata e Zaza. Il primo, spesso da subentrato, ha contribuito alla causa bianconera confezionando 7 assist per i compagni di squadra e 7 gol personali in 32 partite giocate (1.389 minuti). La statistica interessante sull’attaccante spagnolo, però, riguarda la sua decisività visto che ogni qual volta che ha servito passaggi vincenti o ha trovato la rete, la Juventus ha sempre vinto (come successo a Firenze con la rete del 2-1, che ha portato il titolo ai bianconeri ndr). Per Zaza, invece, sono 4 i gol messi a segno in Serie A, dove ha disputato 16 partite (515 minuti). Quella più importante, però, è sicuramente la rete realizzata nella sfida scudetto contro il Napoli allo Stadium (25ª giornata), dove la Juventus si è imposta per 1-0 grazie al gol dell’ex Sassuolo. Con i tre punti la Vecchia Signora è riuscita a spodestare gli azzurri dal primo posto in classifica.

@filippotestini


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