ROMA - Higuain deve giocare sempre. Totti pure. Icardi anche. E Dzeko, finalmente, si sveglia. Juve, Roma e Inter si godono i loro bomber nella prima notte d’autunno che ribalta la testa della classifica: Allegri fa il controsorpasso al Napoli e torna primo, mentre Spalletti, De Boer e lo scatenato Maran che ha piegato il Sassuolo, sono terzi, tutti insieme. Il poker bianconero allo scombiccherato Cagliari è una sferzata di energia che ricarica i campioni d’Italia. L’argentino si è riscoperto protagonista nella sera dei primi centri juventini di Rugani e Dani Alves, coronati dall’autorete di Ceppitelli. La Juve è tornata, ma in realtà non se n’era mai andata: troppo severe e ingiuste le critiche mosse ad Allegri dopo la sconfitta con l’Inter.
Gol a grappoli, gol bellissimi (sul gradino più alto del podio c’è Verdi che esalta il Bologna ora sesto in classifica con il Milan; poi vengono Nicola Rigoni e il tacco di Babacar); Inter che passa a Empoli (terza vittoria consecutiva), trascinata dal suo incontenibile capitano, Mauro Icardi, neocapocannoniere con una media impressionante (6 gol, di cui 4 di testa, in 5 partite; 58 reti in 111 gare ufficiali nerazzurre). L’Olimpico, intanto, applaude Totti, di nuovo titolare in casa dopo un anno e un giorno e, alla festa del gol, partecipano El Shaarawy, Salah, due volte Dzeko, già a quota 4 dopo 5 incontri (nell’ultimo torneo il bosniaco arrivò a 10 reti dopo 34 gare). Sarà un caso, ma, con il Capitano in campo dal primo minuto, la Roma ha ripreso a girare: delizioso l’assist per il primo guizzo di Dzeko.