MOTIVI DEL KO - Buffon ai microfoni di "Premium Mediaset" tenta l'analisi del match: «Abbiamo giocato contro una grande squadra e abbiamo perso male, 3-0 è un risultato sul quale c’è poco da recriminare. Però se analizziamo in maniera lucida la gara possiamo anche dire che è un passivo troppo pesante per quello che si è visto per almeno 60 minti. Nel primo tempo abbiamo fatto la gara che dovevamo fare, in modo molto intelligente, poi il gol sul finire del primo tempo ci ha demoralizzato e destabilizzato. Questa non è una scusante, ma è una motivazione reale ed è un qualcosa che non deve accadere. Alla fine, se noi avessimo avuto la forza mentale per restare in partita, sicuramente non avremmo preso 3 reti e avremmo avuto altre palle gol. Bisogna giocare ugualmente con la stessa fiducia e serenità, cosa che abbiamo smarrito dopo il loro vantaggio: questo è un punto dove dobbiamo migliorare. Noi riusciamo a stare in partita contro le due o tre squadre che sono ancora un gradino sopra di noi se non perdiamo un certo tipo compattezza. Se la perdiamo allora iniziano i problemi».
DYBALA - Difficile la partita per Paulo Dybala, soprattutto per i continuti paragoni con Messi. Buffon conferma il suo giudizio: «Già l'anno scorso avevo classificato Dybala tra i primi cinque nel mondo, e in certi momenti non avrebbe sfigurato neanche tra i primi tre. Confermo questo giudizio su di lui, al di là del fatto che uno possa fare un po' meglio o un po' peggio nella singola partita, soprattutto considerato che a Barcellona la Juve in toto non ha brillato e non gli ha permesso di sfoderare la migliore delle prestazioni. Con la continuità di rendimento che ha dimostrato in questo anno e mezzo, credo che si sia meritato la grande attenzione. Siccome ho giocato con e contro tanti grandi giocatori, posso dire che Paulo fa parte della cerchia dei grandi campioni».
HIGUAIN - Un commento di Buffon è arrivato anche sul momento di Higuain: «Mi fa molto piacere vedere che Gonzalo non accetti di perdere, che non accetti di vedere se stesso e la Juve non riuscire ad esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. Questo mi piace, perché solo attraverso questi passaggi uno può cercare di migliorarsi e portare qualcosa di diverso e costruttivo per se stesso e per la squadra».