ROMA - Massimiliano Allegri non ha dubbi sulla sua esperienza alla Juventus: «Sono stati tre anni meravigliosi». Il tecnico dei campioni d'Italia, in un'intervista a Premium Sport, racconta le grandi emozioni vissute da quando siede sulla panchina dei bianconeri: «Abbiamo raggiunto due finali di Champions League, la prima inaspettata, la seconda con più speranza di arrivarci e di vincerla. Così non è stato, però deve essere stato comunque un bel successo perché giocare la finale di Champions League è una cosa che capita poche volte nella vita. La Champions? Non deve essere un obiettivo ma un sogno. per arrivare a realizzarlo ci vuole un lavoro di anni e soprattutto acquisire una certa mentalità e l'obiettivo della Juventus è quello di rimanere stabilmente nelle prime otto d'Europa. Ci vuole un gran lavoro di società, del tecnico e soprattutto programmare, portare giocatori di grande qualità, cambiare e la società lo sta facendo nel migliore dei modi. Bisogna solo lavorare, e avere grandi stimoli e motivazioni perché alla fine sono quelle che fanno la differenza. Il girone è equilibrato, di più di quello che sembra con il Barcellona e con lo Sporting Lisbona e l'Olympiakos che sono due squadre che a livello europeo hanno esperienza».
BUFFON - Poi su Buffon: «È speciale perché per 20 anni è stato il miglior portiere al mondo, un ragazzo straordinario, un professionista esemplare perché arrivare a 39 anni ed essere riconosciuto come migliore portiere della Champions League significa aver qualcosa di speciale. Secondo me vive le cose con grande entusiasmo, con una sana follia e una sana incoscienza».
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