Bonucci: «Voglio la Coppa Italia. Esultare? Intanto pensiamo a segnare...»

Il capitano del Milan, ex di turno, non farà sconti agli ex compagni bianconeri e punta al trofeo per aprire un ciclo con i rossoneri
Bonucci: «Voglio la Coppa Italia. Esultare? Intanto pensiamo a segnare...»© ANSA
Andrea Ramazzotti
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ROMA - Leo Bonucci vuole la vendetta contro la Juventus. Ci tiene molto e vuole alzare la Coppa Italia, il primo trofeo della sua era rossonera.

Bonucci, pensa di poter essere un valore aggiunto per il Milan lei che è abituato a queste finali?
E’ sempre bello giocare finali come queste. Il Milan per la storia e per la società che è merita di giocare queste partite. Il valore aggiunto non sono io, ma la squadra perché Bonucci può fare ben poco se la squadra non si dimostra all’altezza della situazione.

Prima di lei hanno alzato la Coppa Italia grandi milanisti…
Alzare la Coppa è già una cosa importante. Farlo domani sera dopo tutte le difficoltà, dopo tutto quello che si è detto durante l’anno sarebbe bello. Sono fiducioso anche se avremo di fronte una grande squadra che solo per colpa della matematica non ha ancora vinto lo scudetto.

Ci dice una ragione perché il Milan può battere la Juventus?
Noi vinceremo la partita se in quelle due-tre occasioni che ci capiteranno saremo cinici perché la Juve ha grande qualità e ottimo giocatori. Ha portato a casa uno scudetto giocando non benissimo, ma grazie al valore dei singoli. Dovremo essere squadra e giocare la partita perfetta.

Cosa ha pensato dopo il gol nell’ultimo Juventus-Milan?
Il gol è stata una gioia personale perché negli anni passati ho sempre segnato gol importanti. Quest’anno sono fermo a 2 mentre in passato ero arrivato a 5-6. Voglio vincere il primo trofeo della mia era milanista.


Come consolerebbe il suo amico Buffon in caso di vostra vittoria?
Vorrei giocare una grande partita e portare la Coppa a casa prima di tutto. In caso di vittoria abbraccerei Gigi come tanti ex compagni. Con alcuni di loro mi sento ogni giorno anche adesso perché saremo uniti per sempre.

In cosa è diverso giocare alla Juventus e al Milan?
Ho avuto la fortuna di giocare 7 anni nella Juve e ho imparato cosa vuol dire non mollare mai. Ora mi godo il mondo Milan che mi dà emozioni fin dal primo giorno. Sto scoprendo questo mondo e ho avuto la fortuna di essere allenato da Gattuso che ha vinto tutto con questa maglia. Voglio vivere questa esperienza e mi piace quello che sto scoprendo.

Quanto vale la Coppa Italia rispetto allo scudetto e alla Champions?
Non ha la stessa importanza della Champions o dell’Europa League, ma alzare un trofeo quest’anno ha un grande valore.

C’è l’idea che vincere un trofeo possa far iniziare un ciclo del Milan?
I cicli iniziano con una vittoria e speriamo che questo ciclo inizi con una vittoria. Venderemo cara la pelle perché meritiamo questo trofeo, noi, i nostri tifosi e la società. Giocheremo per vincere e daremo il meglio di noi stessi per portare a casa il trofeo. Darebbe un’impronta alla prossima stagione perché ci permetterebbe di non pensare alle prossime due gare di campionato.

A Torino ha segnato e ha esultato. Farà lo stesso anche domani in caso di gol?
Facciamo che succeda, poi vedremo.

Che similitudine ci sono tra Allegri e Gattuso?
Sono due allenatori molto attenti agli equilibri dello spogliatoio, a gestire chi gioca e chi non gioca. Fanno sentire importanti tutti i calciatori, dal primo all’ultimo.

Ha detto qualcosa ai suoi compagni prima della finale?
Ancora no, ma non credo ce ne sarà bisogno. Per i discorsi e gli stimoli ci pensa già il mister alla grande.


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