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TORINO - Circa 150 feriti di piazza San Carlo, quando un tentativo di rapina con lo spray scatenò il panico tra le persone che assistevano alla finale Champions tra Juventus e Real Madrid su un maxischermo, la sera del 3 giugno 2017 a Torino, sono state risarcite o lo saranno breve. Conclusa la trattativa con Reale Mutua e Unipol, assicurazioni del Comune di Torino e dell’Agenzia Turismo Torino, i feriti rimetteranno le querele e revocheranno la costituzione di parte civile nel procedimento contro la sindaca Chiara Appendino, l'allora questore Angelo Sanna e altri 13 indagati per omicidio colposo, lesioni colpose aggravate e disastro. In totale si erano costituite circa 269 persone offese, ma il loro numero è dunque destinato a scendere sensibilmente, snellendo così il processo. Il gup Maria Francesca Abenavoli ha rinviato l'udienza al prossimo 22 novembre quando gli indagati potranno chiedere riti alternativi e, successivamente, il procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo potrà formulare le richieste di rinvio a giudizio.
Piazza San Carlo, già quattro condannati
In tutto furono 1.672 i feriti di quella sera del 2007, due invece i morti: Erika Paoletti e Marisa Amato, decedute in conseguenza dei traumi riportati. Finora sono state definite 143 posizioni, con relativo risarcimento: 65 per Unipol e 78 per Reale Mutua. Anche oggi era assente il ministero dell'Interno, verso cui però le compagnie assicurative avvieranno un'azione legale di "regresso" per vedersi restituire la parte dei rimborsi, ma ciò potrà avvenire solo dopo la condanna definitiva. È invece già arrivato a sentenza il 17 maggio scorso, con le condanne a 10 anni per omicidio preterintenzionale, il procedimento con il gruppo di quattro giovani che scatenò l'onda umana che travolse chiunque si trovava in piazza quella notte.