Juve, il Ramsey ritrovato

Il trequartista ha recuperato condizione atletica e fiducia: di nuovo protagonista anche grazie alla nuova posizione
Juve, il Ramsey ritrovato© Juventus FC via Getty Images
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Alla fine la svolta è arrivata. Contro l’Inter, nella notte più importante della stagione, anche se decisamente atipica perchè anestetizzata dall’atmosfera surreale di questi giorni di emergenza, la Juve ha scacciato la crisi e ha ritrovato un protagonista. Un gol e un assist: ecco il vero Aaron Ramsey. Lo hanno aspettato tanto, finalmente è esploso. Non è stata semplice la prima parte di stagione del gallese, uno dei grandi colpi a parametro zero del mercato bianconero. Anche per uno della sua esperienza, l’adattamento alla realtà italiana ha richiesto tempo. Per lui maggiore, considerato il fardello degli acciacchi fisici che lo ha accompagnato in questi mesi. Il suo inizio è stato rallentato dalla necessità di recupero dall’infortunio che gli aveva fatto concludere anzitempo la sua esperienza all’Arsenal. L’assaggio è stato il debutto contro l’Atletico Madrid in Champions League per una manciata di minuti, ma il vero esordio può considerarsi quello con il Verona pochi giorni dopo. Ed è stato subito con il botto: prima gara da titolare e primo gol italiano.

Sarri vuole da Ramsey i gol del centrocampo Juventus

Ecco, l’aspetto realizzativo è una delle chiavi, anche in ottica futura. Ramsey è infatti il centrocampista juventino più prolifico: 4 reti finora - dopo l’Hellas, ha colpito anche con Lokomotiv Mosca, Spal e appunto Inter - una in più di Pjanic, mentre Bentancur e Matuidi sono fermi a uno e Rabiot e Khedira sono ancora a zero. Proprio il fatturato offensivo da accrescere è uno degli obiettivi di Sarri che infatti ha lavorato in allenamento sugli inserimenti offensivi del gallese, di Bentancur e Rabiot. Per Ramsey la questione si lega anche alla posizione in campo. Finora è stato abbastanza itinerante, visto che in principio di stagione il tecnico aveva puntato per primo su di lui quando ha lanciato il trequartista. A Brescia, era stato Aaron a piazzarsi dietro le punte nella prima volta con il 4-3-1-2. Trequartista ma anche e soprattutto mezzala. E’ in questo ruolo che il gallese ha chiesto di essere utilizzato con maggiore continuità. E’ in questa posizione che ha svoltato: preferisce infatti agire da interno per essere più coinvolto nella manovra e puntare meglio la porta.

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