Juve, Ronaldo alla Continassa: il suo ritorno è un film

Grande attesa intorno a CR7 che oggi ricomincia ad allenarsi nel centro sportivo: i bianconeri nascondono orari e spostamenti. Obiettivo: niente assembramenti ai cancelli
Juve, Ronaldo alla Continassa: il suo ritorno è un film© Bartoletti
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TORINO - Due settimane sono volate. In compagnia solo di Georgina Rodriguez, dei suoi quattro figli e di un ristretto numero di personale di servizio. Vivendo quelli che probabilmente hanno rappresentato i quattordici giorni di quarantena più reali di questa emergenza Coronavirus. E oggi Cristiano Ronaldo torna nel mondo Juve, dopo aver terminato le due settimane di isolamento domiciliare obbligatorio per chi rientrava in Italia dall'estero. Lo farà a distanza di due mesi e dieci giorni da quando lo aveva lasciato, al termine di Juventus-Inter dell'8 marzo allo Stadium, per poi volare nella sua isola di Madeira.

Massima sicurezza

Un programma della prima giornata della fase due di CR7 non è stato diramato anche per motivi di sicurezza. Dopo la riapertura di questi giorni ma con ad esempio le scuole chiuse, il rischio di un assembramento fuori dallo Juventus Training Center piuttosto che all'esterno del J Medical è quanto la società bianconera punta giustamente a evitare il più possibile. Ecco che quindi i testi medici a cui dovrebbe essere sottoposto potrebbero vedere Cristiano Ronaldo essere condotto nella struttura sanitaria da ingressi secondari e non accessibili al pubblico: visite e controlli necessari come per tutti. Poi già nelle ore successive potrebbe rivedersi anche CR7 su uno dei quattro terreni di gioco della Continassa, per i suoi primi allenamenti sotto gli occhi di Maurizio Sarri e del suo staff tecnico dopo lo stop forzato.

In forma

È in ogni caso un Cristiano Ronaldo in forma quello che tutti si aspettano nel quartier generale juventino. Che avrà davanti a sé un mese completo prima di quello che a questo punto appare il giorno più probabile per il ritorno a una partita ufficiale, vale a dire il 19 o il 20 giugno, o almeno così si spera. Se la sua villa principesca nella precollina torinese è stata aperta molto poco agli occhi curiosi dei suoi milioni di follower, durante la sua permanenza in Portogallo ecco che Ronaldo aveva continuato a mostrarsi in constante allenamento: non solo palestra e corsa, ma anche lavoro sul campo grazie alla collaborazione con la formazione del Madeira che gli aveva aperto le porte del suo stadio oltre che fornito un gruppetto di calciatori come sparring partner.

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