Juve, con Chiellini è un'altra storia

Il recupero del capitano fondamentale per blindare una difesa che non subisce gol da quattro incontro. Così è più facile rincorrere le milanesi e sognare il decimo scudetto in fila
Juve, con Chiellini è un'altra storia© Getty Images
Andrea Ramazzotti
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GENOVA - Cristiano Ronaldo è un campione unico che in carriera ha vinto tutto quello che c'è da vincere e ha superato Pelé come numero di gol segnati. Morata è un attaccante dal gol facile che con CR7 si integra alla perfezione; Chiesa un giocatore polivalente che ha vissuto un gennaio importante nel quale ha trascinato la squadra a suon di reti (5), mentre Arthur si è preso le chiavi della mediana di Pirlo diventando il regista che il tecnico bresciano cercava. Nella Juventus attuale, però, l'elemento fondamentale è un altro, un ragazzo di 36 anni che ieri, a fine partita, su Twitter ha esultato in maniera sobria («Espugnato Marassi!!! Grande Vittoria!!! Avanti così!!!») dopo essere stato protagonista di 90' senza errori o sbavature. Giorgio Chiellini è il giocatore simbolo di questo positivo inizio di 2021 della Signora. Nelle otto vittorie su nove incontri disputati in questo mese di gennaio, Giorgione ha avuto un peso determinante e spesso un ruolo da protagonista perché il suo ritorno tra i titolari il 13 gennaio in Coppa Italia contro il Genoa ha permesso ai bianconeri di ritrovare una notevole compattezza nel reparto difensivo. Non è certo un caso che nelle ultime 4 gare tra Supercoppa italiana, campionato e Coppa Italia, la Juve non abbia subito neppure una rete. Con Chiellini in campo il rendimento di Bonucci e Danilo cresce perché hanno al loro fianco una guida, un elemento di indubbia esperienza che, nonostante la pensione sempre più vicina, rimane un professore universitario... in marcatura.

PROBLEMI E RECUPERO - La prima parte della stagione per il numero 3 è stata caratterizzata da problemi muscolari, il primo alla gamba sinistra il 20 ottobre nel match contro la Dinamo Kiev, il secondo il 4 novembre dopo la trasferta sempre di Champions sul campo del Ferencvaros (stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra), il terzo alla vigilia del match di ritorno contro la Dinamo Kiev, stavolta alla gamba destra. Un nuovo mini-calvario dopo la rottura del crociato subita alla prima giornata dello scorso campionato. In questo 2020-21, da settembre a fine dicembre, ha giocato solo 4 incontri: 2 in Serie A e 2 in Champions per un totale di 282' di utilizzo. Da gennaio, però, la svolta: ha riassaporato il campo nella ripresa contro l'Udinese domenica 3 e poi, dopo due panchine contro Milan e Sassuolo, si è ripreso una maglia da titolare in Coppa Italia con il Genoa. Ha festeggiato l'ennesimo trofeo vinto da protagonista, la Supercoppa italiana contro il Napoli, e sta dando un contributo fondamentale per non far scappare in classifica le milanesi. Se Pirlo vuole sperare di colmare il gap rispetto a Milan e Inter, deve assolutamente subire meno gol rispetto ai primi quattro mesi. E Chiellini è l'elemento indispensabile perché ciò avvenga.

FUTURO DA DIRIGENTE - Il capitano ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2021 e non ha ancora deciso il suo futuro. La prossima estate avrà 38 anni e potrebbe anche dire basta. Dipende da come andrà questa stagione e dalle risposte del suo fisico. La voglia di giocare ancora c'è, assicura chi lo conosce, ma solo se potrà essere protagonista come adesso. Altrimenti è pronto ad accettare la proposta del "suo" club che non vuole perderlo: da tempo Agnelli ha fatto sapere che Giorgione resterà alla Juventus nelle vesti di dirigente e metterà la sua juventinità al servizio dei nuovi. Per il momento, però, a giudicare anche dalla prova contro la Sampdoria, serve ancora in campo. La pensione può attendere un altro po'.


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