Il refrain è il solito ormai da (troppo) tempo. La Juve non può più sbagliare. Lo si è detto tante, troppe volte finora nei tanti snodi chiave della stagione in cui i bianconeri avevano vie d’uscita obbligate. Non c’era deroga alla vittoria per restare agganciati all’Inter e non c’era alternativa alla rimonta per superare il Porto e gli ottavi di Champions. Ebbene, la squadra di Andrea Pirlo tante, troppe volte ha imboccato il bivio nel senso sbagliato. Tanto che il distacco dai nerazzurri è diventato ormai un solco incolmabile e l’Europa è svanita.
La Juve, Pirlo e la Champions da non pedere per nessuna ragione
Tanto che, adesso, le prospettive sono mutate e i bianconeri devono guardarsi le spalle perché anche il quarto posto è in pericolo ed è appeso ad una lotta a cinque con Atalanta, Napoli, Roma e Lazio. Per questo, ora più che mai, serve un patto tra Pirlo e la squadra.
Un’unità di intenti che porti la Juve ai due traguardi rimasti. Uno dei quali, la prossima Champions, è imprescindibile, decisivo non soltanto sul piano sportivo ma anche su quello economico. Perdere l’Europa che conta avrebbe un impatto devastante sui conti del club già in sofferenza a causa della pandemia (-113,7 milioni nel primo semestre 2020-21). Il rapporto tra il Maestro e lo spogliatoio non è parso così solido dopo il crollo con il Benevento: ora serve cementarlo per il bene di tutti.