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Il dubbio e l’attesa. C’è un interrogativo che non lascia sereni i tifosi juventini: il lungo post sui social in cui il fenomeno ha sottolineato i traguardi raggiunti in stagione e, soprattutto, ha ringraziato «tutti quelli che hanno partecipato a questo viaggio» era una celebrazione degli ennesimi record personali o l’anticamera dell’addio? Le interpretazioni sono diverse e il popolo bianconero, come ovvio, si è diviso tra chi si aspetta di riabbracciare CR7 all’alba della prossima stagione e chi appare rassegnato a salutarlo con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. La verità ancora non c’è; per capire quale sia, bisogna attendere la decisione di Cristiano. Sarà lui, infatti, a stabilire che cosa fare, ovvero se portare a compimento il quadriennio iniziato nel 2018 oppure voltare pagina. L’attesa, quindi, è iniziata.
Qualificazione alla Champions un jolly
La qualificazione in extremis alla prossima Champions League è certamente un jolly in mano alla Juve perché è chiaro che, in caso di retrocessione in Europa League, sarebbe stato molto complicato vedere ancora Ronaldo in bianconero. E proprio aver raggiunto l’Europa che conta ha evitato conseguenze negative dal punto di vista economico, oltre che sportivo. I conti del club sono stati colpiti duramente dalla pandemia e, naturalmente, senza Champions si sarebbe andati incontro a un ridimensionamento tecnico che mal si sarebbe sposato con le ambizioni di Cristiano. Ora, con le risorse Uefa garantite, il quadro è un po’ più roseo, anche se un ragionamento sulla sostenibilità economica del portoghese, in una congiuntura difficile come l’attuale, esiste. Ronaldo pesa per circa 86 milioni all’anno sul bilancio e, al 30 giugno prossimo, sarà in carico ancora per circa 29 milioni. Tanto dovrebbe incassare la Juve da un potenziale acquirente per non incorrere in una minusvalenza.
Chi può permettersi Ronaldo?
Ma chi potrebbe affacciarsi all’orizzonte con l’intenzione di strappare CR7 ai bianconeri? Chi, in piena pandemia, può mettere sul piatto l’ingaggio da 31 milioni? Al momento, non c’è la fi la di pretendenti. Dirsi addio, quindi, non è cosa semplice, innanzitutto proprio per l’aspetto economico. Un ingaggio del genere non è nelle possibilità di molti. Tramontato il Real Madrid, escluso dal suo agente, Jorge Mendes, un romantico ritorno allo Sporting Lisbona («Al momento i suoi piani di carriera non passano attraverso il Portogallo»), che potrebbe avvenire a fi ne carriera, la prima idea percorribile porta al Manchester United.
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