Juve, ora Ronaldo non è più cruciale

Allegri non ha posto la permanenza di CR7 come pregiudiziale per il suo ritorno in bianconero
Juve, ora Ronaldo non è più cruciale© Getty Images
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Allegri apre il dossier Ronaldo. La prima incombenza del nuovo allenatore della Juve è sciogliere il nodo del futuro del fenomeno. Che cosa deciderà, Cristiano, dopo il ritorno al timone del tecnico che lo aveva accolto nella sua prima stagione italiana? Difficile dare una risposta così immediata, a poche ore dalla svolta decisa dal club. CR7 è in ritiro con il Portogallo per preparare gli Europei, dove si presenta da campione in carica e infatti i suoi ultimi pensieri social sono stati esclusivamente per la sua Nazionale: «È sempre un orgoglio rappresentare il mio Paese». Una parentesi bianconera, in ogni caso, dovrà esse-ìre fatta, perchè non si potrà attendere troppo per fare chiarezza sul domani. E la matassa non è semplice da sbrogliare. La stagione appena conclusa ha portato pochi sorrisi al portoghese. I risultati sono stati deludenti e la vittoria di Supercoppa e Cop-pa Italia, oltre che del titolo di capocannoniere, sono semplici zuccherini che hanno addolcito un po’ le delusioni dello scudetto perso e della nuova, precoce eliminazione dalla Champions League. Soprattutto, nella parte fi nale della stagione, Ronaldo è apparso sempre più rabbuiato, nervoso, distaccato dall’ambiente e dai compagni. Non indizi che fanno ben sperare in ottica di una permanenza, nonostante ci sia ancora un ricco anno di contratto. Il dubbio resta, insomma, e sarà Cristiano a fare chiarezza.

Il rapporto tra Allegri e Ronaldo

Il rapporto con Max è stato altalenante in quel 2018-19: positivo all’inizio, poi man mano il feeling si è un attenuato. CR7 non gradiva il gioco allegriano che riteneva poco offensivo e poco adatto alla sua voglia di attaccare e fare un gol in più, sempre e comunque. Non a caso, quella è stata l’annata meno prolifica delle sue tre in biancone-ro: 28 in 43 gare. In Champions, Ronaldo firmò l’impresa storica con la tripletta all’Atletico Madrid, ma dopo l’amara eliminazione con l’Ajax al turno succes-sivo fu eloquente il suo gesto, con le mani a indicare «abbiamo avuto paura». Il ciclo di Allegri si chiuse dopo poche settimane. Ora ne è appena iniziato uno nuovo: CR7 ne farà parte?

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