Juve, Morata in crisi: la sua conferma ora è un rebus

Tanti errori, pochi gol, la voglia di strafare, il battibecco con Allegri. Domani c’è il Malmo per ripartire
Juve, Morata in crisi: la sua conferma ora è un rebus© LAPRESSE
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Cercasi vero Morata. Alvaro è lo specchio di un attacco che fatica ad esplodere e continua a procedere a piccolissimi passi. Pure con il Genoa, il bomber spagnolo ha continuato la sua personalissima battaglia con il gol: tre occasioni, tre errori, un paio da pochi passi. Non è stata serata, insomma. E la conseguenza è venuta da sè: il nervosismo è salito con il passare dei minuti, un paio di fischi non arrivati da parte dell’arbitro, le proteste, l’ammonizione, la sostituzione e il battibecco con Allegri. Nulla di che, ovviamente; situazioni di campo. Con Max che, da buon papà, aveva scelto il cambio per evitare ulteriori problemi dopo il giallo e Alvaro, arrabbiato, che cercava di spiegare le sue ragioni, sostenendo di non aver fatto nulla per meritarsi il provvedimento disciplinare. E’ chiaro, però, che questo sia un ulteriore riflesso della poca serenità che avvolge Morata: lo spagnolo, in definitiva gioca bene per la squadra, lo ha fatto pure contro il Genoa, non lesina impegno, è sempre “dentro” la partita, ma segna poco. E la mancanza di gol pesa, dal punto di vista psicologico, come se dovesse sempre dimostrare qualcosa. I fischi ricevuti contro l’Atalanta forse hanno lasciato il segno, anche se domenica sono stati sostituiti dagli applausi all’uscita dal campo. Per questo Allegri predica calma e serenità; niente frenesia e i gol arriveranno. Al momento sono solo 5, realizzati contro Napoli, Malmö, Milan, Zenit e Salernitana. Bottino magro, in effetti. Non consono ad un attaccante che la scorsa stagione ha firmato 20 gol (il massimo della sua esperienza italiana; 15 nel 2014/15 e 12 nel 2015/16), tornando protagonista e meritandosi la conferma.

Morata, futuro alla Juve in discussione

Ecco, lo status di Alvaro può essere un altro elemento che genera ansia e voglia di dimostrare a tutti i costi. Lo spagnolo sta vivendo il secondo anno in prestito dall’Atletico Madrid. Per lui la Juve ha già investito 20 milioni per questo biennio (10 a prestito) e a fine stagione dovrà decidere il destino del numero nove. L’accordo con i Colchoneros prevede il diritto di riscatto da parte dei bianconeri a 35 milioni, altrimenti Morata tornerà al Wanda Metropolitano. E qui iniziano i ragionamenti: è il periodo giusto per un investimento di tale portata, considerato che i conti del club sono in sofferenza? E’ Alvaro il giocatore d’esperienza - l’anno prossimo farà 30 anni - che può accompagnare la nascita del nuovo ciclo juventino, accanto ai più giovani? Il tempo delle scelte è ancora lontano ma i pensieri già fioriscono.


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