Vlahovic e il gesto polemico dopo il gol: la spiegazione

L'attaccante felice per il gol-lampo, meno per il risultato della squadra. "Il bla-bla mimato con la mano? Non capisco certe accuse, voglio migliorare"
Vlahovic e il gesto polemico dopo il gol: la spiegazione© Pressinphoto
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Piacere, sono Dusan Vlahovic. Il giovane meraviglioso si presenta alla Champions League senza tanti convenevoli, dopo 32 secondi, con un gol dei suoi, con i colori ultravioletti, splendido per costruzione (lancio di Danilo, morbido, burroso, invitante) ed esecuzione: controllo con il corpo a addomesticare il pallone, mentre questo scende docilmente, torsione in corsa per colpire di destro a incrociare, là dove il portiere Rulli non arriva. Baci e abbracci, il più significativo quello di Leo Bonucci che scatta dalla panchina per urlargli qualcosa. Forse nulla di sensato, forse solo di un urlo di collegamento tra il presente e il passato, un urlo di accoglienza: bravo, ragazzo, hai capito come si fa, hai capito cosa vogliamo qui. Concretezza. Ma poco prima, colto da una delle innumerevoli telecamere, ecco il classico gesto con la mano a mimare il cicaleccio di questi ultimi giorni attorno a lui. Appena accennato, quasi sfiorato, ma è lì. Quel mimare una bocca che parla, significa che Dusan l’ha sentito, il cicaleccio, e non lo ha gradito. Già, perché, con un metodo tutto italiano, una mescolanza di tifo avverso, mediocrità dilagante e spiegazionismo diffuso, in questa settimana Dusan Vlahovic era stato messo in discussione, ridotto non dico a pippa, questo sarebbe troppo, ma a promessa che fa fatica a mantenersi, a speranza che forse non si realizzerà, ad acquisto incauto. Lette, tra le altre, dotte disquisizioni che spiegavano come la sua presenza avesse scombinato il gioco della Juventus. Invece, molto più semplicemente, un po’ la frenesia sua, cioè voglia di ben figurare dell’ultimo arrivato spinta all’eccesso, un po’ gli avversari (eh, ci sono pure questi), un po’ la difficoltà della Juventus a creare opportunità favorevoli - cioè di questi assist non se ne sono visti tanti -, tutto questo gli ha impedito di segnare a ogni sortita. Ma poi, anche qua, non è che un attaccante sia una catena di montaggio. [...]

Vlahovic e la spiegazione dell'esultanza polemica

E quel gesto del “bla-bla”? «Non capisco il senso delle polemiche, io cerco di migliorare e di stare con i piedi a terra, ma era indirizzato a un membro della mia famiglia». Lezione di umiltà. «Dobbiamo avere continuità, abbiamo fatto una buona partita e potevano portarla a casa. Ora ce ne aspetta un’altra e possiamo vincerla senza pensare a chi sia l’avversario».


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