TORINO - Miretti, a furor di popolo. È bastato il primo pallone giocato da Fabio contro la Sampdoria, quello che ha avviato in verticale l’azione che ha portato al gol annullato di Rabiot, per scatenare i tifosi della Juve. I social sono stati presto invasi da un diluvio di post in cui invocano una maglia da titolare per il talento bianconero classe 2003, nato e cresciuto nel vivaio fin dall’età di otto anni, nel big match di sabato contro la Roma. C’è evidente bisogno di energia nuova nel cuore della Signora, in quel centrocampo che, in attesa di innesti dal mercato, necessità di qualità, dinamismo, personalità, intraprendenza, visione di gioco. Tutte caratteristiche che Miretti ha già dimostrato di avere nello scorcio finale della passata stagione, quando è stato impiegato da Massimiliano Allegri con sufficiente continuità, e anche nell’avvio dell’attuale campionato. È subentrato due volte dalla panchina (25 minuti contro il Sassuolo e mezz’ora contro la Samp) e, anche grazie a quanto mostrato in allenamento, si è guadagnato la conferma in prima squadra. Niente prestito, lui resterà di sicuro.
Miretti, bacchettata da Allegri
Fabio ha fatto in tempo anche a prendersi una reprimenda in diretta televisiva da parte del tecnico per un movimento che non è piaciuto a Max: «Sono impazzito quando ho visto Miretti correre all’indietro, abbiamo rischiato di prendere gol». Una bacchettata forse eccessiva, tanto che il giorno dopo è arrivato il tweet (riparatore?) di complimenti da parte del club per la prova del ragazzo: «Ottimo impatto di Miretti». E chissà che la svolta non arrivi subito, nel primo grande snodo della stagione. Fabio è in corsa per un posto, con McKennie e Rabiot. Il futuro è dietro l’angolo?