Juve-Benfica, Di Maria è recuperato. In campo solo se serve

Angel parte come jolly dalla panchina: Vlahovic-Milik là davanti, Cuadrado e Kostic sulle fasce
Juve-Benfica, Di Maria è recuperato. In campo solo se serve© Juventus FC via Getty Images
Nicola Balice
4 min

TORINO - Torna Angel Di Maria, magari a mezzo servizio ma c’è. Si avvicina al recupero anche Wojciech Szczesny. Però si ferma anche Alex Sandro. E non recupera né Adrien RabiotManuel Locatelli. Senza dimenticare i lungodegenti stellari come Paul Pogba e Federico Chiesa, oltre a quello molto meno influente Marley Aké. Se il momento è già delicato, una rosa comunque ridotta ai minimi termini non può che convincere Max Allegri ad affidarsi a quelle certezze ritenute più solide, sia per quel che riguarda gli interpreti che il sistema di gioco. Così anche prima del Benfica sono andate in scena prove di 3-5-2, per quanto qualche dubbio da sciogliere solo in giornata ci sia ancora.

Le scelte

È questo il sistema che ha trasmesso maggiore solidità ad Allegri nelle ultime uscite, quello con cui ha quasi sfiorato il pareggio in rimonta la scorsa settimana contro il Paris Saint Germain, quello con cui ha quasi ribaltato di pura foga la Salernitana domenica sera. Un 3-5-2 a uso e consumo anche o soprattutto di Dusan Vlahovic, non più solo ma con Arek Milik al suo fianco e allo stesso tempo capace di fare da raccordo tra atto e centrocampo. Mentre sulle fasce spetterà a Filip Kostic e Juan Cuadrado il compito di andare sul fondo e mettere in mezzo quei palloni su cui la coppia Vlahovic-Milik può avventarsi grazie alle proprie qualità sul gioco aereo. Salvo sorprese fiducia ancora una volta dal primo minuto pure a Fabio Miretti, che completerà il centrocampo formato anche da Leandro Paredes in cabina di regia e Weston McKennie sul centrodestra. Mentre in difesa toccherà a Gleison Bremer e Danilo agire ai lati di Leandro Bonucci, con Mattia Perin titolare a meno che Szczesny non dovesse essere recuperato senza il minimo rischio di ricaduta. Questa la squadra provata e riprovata ieri alla Continassa, secondo quel sistema di gioco double face che può veder la Juve impostare seguendo un 3-5-2 piuttosto classico, tornando al 4-4-2 in fase di non possesso con Cuadrado sulla linea dei difensori e McKennie chiamato ad allargarsi come da copione.

Il fattore Di Maria

E Di Maria? C’è, è recuperato, si è allenato in gruppo. Ma questa volta non sembrano esserci segnali di una nuova forzatura da parte di Allegri dopo i precedenti. Solo un allenamento con il resto della squadra è sufficiente per ritrovare l’argentino almeno in panchina, forse non più per lanciarlo già tra i titolari anche se può essere questo il vero dubbio da sciogliere solo in giornata: nel caso in cui Allegri cambiasse idea, a fargli posto potrebbe essere uno tra Miretti e McKennie più che Milik. Il piano partita originario in ogni caso sembrerebbe avere in Di Maria il jolly da gettare in mischia a partita in corso, considerando un finale di gara dove la Juve dovrà riuscire a mantenere nervi saldi e qualità nel possesso palla, proprio ciò che El Fideo deve mettere a disposizione del gruppo. Forse è a mezzo servizio, ma averlo recuperato vale già molto.


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