Nasce la nuova Juve: ecco i cinque uomini di Elkann

La Exor ha voluto rimarcare la discontinuità rispetto al recente passato: il cda sarà in carica dal 18 gennaio
Nasce la nuova Juve: ecco i cinque uomini di Elkann© ANSA
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - La Juventus entra nel futuro. A quattro settimane esatte dal terremoto che ha scosso il club con le dimissioni del presidente, Andrea Agnelli, e dell’intero Consiglio di amministrazione, ecco la svolta. Exor, la holding azionista di maggioranza con il 63,8% del capitale, ha depositato la lista degli amministratori cooptati nel nuovo Cda che entrerà in carica nell’assemblea degli azionisti in programma il prossimo 18 gennaio. La nuova squadra scelta da John Elkann è composta da cinque membri, esattamente la metà rispetto all’ultimo Consiglio. Due componenti erano già noti dai giorni successivi al ribaltone dello scorso 28 novembre: Gianluca Ferrero, che sarà il nuovo presidente della Juve, e Maurizio Scanavino, già in carica in qualità di direttore generale che assumerà anche il ruolo di amministratore delegato con un orizzonte temporale di almeno un anno. Ad essi si aggiungono Diego Pistone, Fioranna Vittoria Negri e Laura Cappiello, queste ultime candidate in qualità di amministratori indipendenti. Segno distintivo delle indicazioni di Exor è la discontinuità: tutti i componenti sono infatti diversi da quelli del recente passato.

Governo tecnico

Il nuovo board sarà una sorta di “governo tecnico” che dovrà guidare la società bianconera fuori dalla bufera giudiziaria che l’ha investita, con cinque professionisti esperti nel campo legale, giuridico e societario. Almeno per il momento non ci sono manager legati all’area sportiva: nuovi innesti saranno valutati al termine della stagione quando sarà tracciato un bilancio tenendo conto naturalmente dei risultati. Sarà a quell’epoca che verranno considerati i nomi oggetto di rumor in questo periodo come Alessandro Del Piero, Beppe Marotta, Giovanni Carnevali e Giovanni Rossi per un ruolo dirigenziale e Antonio Conte, nel caso, per la panchina. Era stato lo stesso Elkann ad anticiparlo: «Il nuovo Cda sarà formato da figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico, guidati del presidente Gianluca Ferrero: insieme agli altri amministratori, avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi». C’è una Juve che, sotto la guida Massimiliano Allegri, dovrà tornare protagonista sul campo dal 4 gennaio, quando riprenderà il campionato, perché, come ha ricordato proprio il neo dg Scanavino nel primo incontro con la squadra, «Le ambizioni non cambiano ora e non cambieranno mai». E c’è un’altra Juve con Ferrero al timone e gli altri quattro amministratori al suo fianco che dovrà affrontare le battaglie legali che l’aspettano d’ora in avanti. C’è la giustizia ordinaria, con l’inchiesta della Procura di Torino che ha chiesto il rinvio a giudizio di 12 imputati, in pratica tutti gli ex vertici del club, con le accuse di falso in bilancio, false fatturazioni e aggiotaggio. C’è la giustizia sportiva, con la Procura Figc che si sta occupando della questione relativa alla manovra stipendi e ha chiesto di riaprire l’inchiesta sulle plusvalenze. Ci sono i rilievi della Consob e c’è l’indagine della Uefa sulla possibile violazione delle norme del Financial Fair Play. Ora bisognerà attendere il 18 gennaio quando l’assemblea dei soci del club voterà la proposta di Exor e, naturalmente, non ci saranno sorprese. Inizierà allora ufficialmente l’era targata Ferrero-Scanavino.

Ultimo atto

Oggi, nel frattempo, ci sarà l’ultimo atto formale della precedente amministrazione. Allo Stadium si svolgerà un’altra assemblea degli azionisti che dovrà approvare il bilancio 2021/22, modificato dopo che la società ha accolto in parte le indicazioni prudenziali della Consob e i rilievi della Procura di Torino, in particolare sulla manovra stipendi. Sarà l’ultima apparizione del presidente, Andrea Agnelli, prima del passaggio di consegne del 18 gennaio. 


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