Juve, Allegri gioca sul 37 per tutta la stagione

Sono le partite che la Juve dovrà disputare arrivando in finale sia in Europa League sia in Coppa Italia: la società gli ha chiesto un posto in Champions, lui vuole vincere
Juve, Allegri gioca sul 37 per tutta la stagione© ANSA
Nicola Balice
3 min

TORINO - Nelle difficoltà, Max Allegri è sempre riuscito ad esaltarsi. Guardando al momento attuale che sta vivendo la Juventus, dentro e fuori dal campo, è stato fatto il pieno di difficoltà. L'allenatore bianconero è oggi punto di riferimento unico (o quasi) con pieni poteri (o quasi) di tutta l'area sportiva, mentre il governo tecnico designato dovrà guidare la società in una stagione di battaglie legali. Nel frattempo l'infermeria continua a essere affollata, la famosa Juve virtuale che ha tenuto a lungo banco negli scorsi mesi è ancora lì, disegnata solo sul retro di una lavagnetta e ancora lontana dalla realtà del campo. Eppure gli obiettivi non cambiano, non possono cambiare. Anzi, Allegri rilancia: la missione della Juve deve essere prima di tutto quella di allungare il più possibile la stagione, di riempire il calendario in maniera tale da renderlo il più denso di sempre. C'è in programma un minimo di 26 partite considerando le 23 restanti in serie A e i primi turni delle coppe, la volontà è quella di allungare la lista fino al massimo di 37 gare, quelle necessarie per arrivare in finale sia di Coppa Italia che di Europa League. E in campionato c'è tutto un mondo da esplorare, il quarto posto resta l'obiettivo minimo da non poter fallire, per andare oltre alla qualificazione in Champions servirebbe il ritorno sulla terra del Napoli stellare visto nella prima parte di stagione, la Juve vuole in ogni caso farsi trovare pronta a cominciare dall'imminente scontro diretto del 13 gennaio.

Non solo Champions

Andando con ordine, la Champions resta l'obiettivo principale. Forse l'unico. È questo che la proprietà ha chiesto ad Allegri anche in questa fase di rivoluzione, il ruolo di Max oggi è quello di punto di riferimento totale e pure di garante nei confronti della squadra. E in caso di qualificazione in Champions, la conferma di Allegri sarebbe praticamente automatica, in fondo il suo contratto scadrà solo nel 2025. Poi, nulla è definitivo in casa Juve, oggi in particolar modo. Ma sostanzialmente dipende da Max. Che pur non parlandone, sopratutto non parlandone, in cuor suo sa che il discorso scudetto non è ancora abbandonato. Anche perché la versione migliore della Juve deve ancora venire. E prima o poi, arriverà.

Dica trentasette

Il campionato prima di tutto dunque. Poi però ci sono le coppe, che devono diventare obiettivi. Un po' perché quando rientreranno gli infortunati, la rosa extralarge della Juve avrà bisogno di partite per dare spazio a tutti. Un po' perché un anno senza trofei sembra già troppo per un vincente come Allegri. In Europa League si comincia ai sedicesimi con il Nantes, arrivare il 31 maggio a Budapest significherebbe aver disputato altre 9 partite. In Coppa Italia il cammino della Juve comincia giovedì 19 gennaio contro il Monza agli ottavi, il 24 maggio è prevista la finale. Sommando il tutto: 23 giornate di campionato, potenzialmente 9 di Europa League e 5 di Coppa Italia. Per essere soddisfatto Allegri vuole giocare 37 partite. E sollevare al cielo almeno un trofeo. Almeno. 


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