Juve, Pogba è solo ma non molla e lavora sodo

Quasi impossibile che ci sia a Salerno. Debutta forse il 12 contro la Fiorentina
Nicola Balice
3 min

TORINO - In casa Juve c'è chi non ci crede più. O almeno c'è chi ha capito che per tutto il resto della stagione, l'eventuale apporto di Paul Pogba potrà essere occasionale o quantomeno limitato anche quando tornerà a disposizione. A tale proposito, le parole di Max Allegri alla vigilia del match di Coppa Italia con la Lazio, pesano come macigni e impongono riflessioni. Ma in tutto questo c'è anche un Pogba che non si arrende: di alzare bandiera bianca quando mancano quattro mesi pieni di calcio e ancora tanti obiettivi da raggiungere, proprio non ne ha intenzione. Da qui anche la presenza pressoché quotidiana alla Continassa, il giorno dopo la sfida con la Lazio c'era anche lui al Training Center per riprendere subito una tabella di marcia dopo l'ennesimo stop. Che in ogni caso non dovrebbe essere troppo grave, restando catalogato all'interno della voce degli imprevisti: il dolore c'è, nessuna lesione muscolare in ogni caso è stata riscontrata negli scorsi giorni, l'ennesimo rinvio dovrebbe questa volta essere contenuto nei tempi. Quasi impossibile immaginarlo tra i convocati già per Salerno, c'è anche chi quel «quasi» lo ha già spazzato via. Nel mirino quindi la partita con la Fiorentina di domenica 12 febbraio o quella successiva di Europa League con il Nantes in programma giovedì 16 febbraio.

Il rilancio

Non molla Pogba, anche se è piuttosto affollato il partito di chi invece l'ha mollato. Un partito nato dopo la decisione, personalissima, di prendere la via della terapia conservativa dopo la lesione al menisco laterale del ginocchio destro: la madre di tutte le scelte sbagliate che hanno portato Pogba a perdere tempo, a perdere il Mondiale, a perdere fin qui anche il sapore del ritorno alla Juve. Sono sempre zero i minuti disputati, continua a salire il numero dei giorni trascorsi dall'ultima partita ufficiale, saranno 299 in caso di ritorno con la Fiorentina, verrà sfondato il muro dei trecento nel caso in cui non fosse ancora pronto. Però, non molla. Dall'Inghilterra rimbalza la voce di una clamorosa risoluzione del suo contratto, ipotesi nemmeno presa in considerazione fin qui, né dalla Juve né dallo stesso Pogba. Che anzi è tra chi ha lanciato messaggi di continuità pure nel caso in cui alla fine i bianconeri dovessero restare fuori dalla Champions e poi chissà: lui, Pogba, non molla. Anche se c'è chi ha mollato lui. 


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