Juve, definite le mosse per il futuro: sempre più Allegri e non solo

Calvo plenipotenziario Manna promosso alla Next Gen, Pessotto supervisore: il club bianconero cambia volto
Juve, definite le mosse per il futuro: sempre più Allegri e non solo© ANSA
Filippo Bonsignore
4 min

Di Maria-Vlahovic-Chiesa in campo; Calvo-Manna-Allegri per gestire l’area sportiva. Un tridente per i gol e per scalare la classifica dopo la penalizzazione; un altro terzetto per mettere a punto le strategie, governare le difficoltà del presente e disegnare il futuro, all’insegna della sostenibilità della gestione e del contenimento dei costi. Dal 18 gennaio scorso, con la nomina da parte dell’assemblea degli azionisti del nuovo presidente, Gianluca Ferrero, e del nuovo amministratore delegato, Maurizio Scanavino, la Juve è entrata nell’era post Agnelli. Le vicende giudiziarie hanno innescato il ricambio al vertice e non è stata l’unica modifica. L’inibizione del direttore sportivo Federico Cherubini dallo svolgere alcune attività ha prodotto un’altra novità: la nomina di Francesco Calvo alla guida dell’area sportiva, in qualità di Chief Football Officer. È lui la nuova figura di riferimento di tutto ciò che attiene al core business della società e a lui riportano infatti lo stesso Cherubini, il responsabile del progetto Juventus Women, Stefano Braghin, e il responsabile delle Football Operations, Paolo Morganti. Calvo è un dirigente di altissimo profilo, che conosce la macchina bianconera dopo essere stato già in società tra il 2011 e il 2014 prima come direttore commerciale e poi come responsabile dei ricavi. Nel triennio 2015-18 ha ricoperto il medesimo incarico di Chief revenue officer al Barcellona e poi alla Roma dove, tra fine 2018 e marzo 2022, è stato anche direttore operativo, prima di tornare dall’aprile scorso, alla Continassa come chief of staff. Ora ha preso in mano tutta l’area sportiva del club bianconero in uno snodo delicatissimo della vita della società e sarà anche una figura importante nel confronto con le istituzioni italiane e internazionali.

Mercato

La sua operatività avrà come oggetto anche il mercato dove lavorerà accanto all’ad Scanavino e a Giovanni Manna, direttore sportivo della formazione Next Gen. Come rivelato da Calcio&Finanza, Calvo ha il potere di firma per operazioni di acquisto e cessione del valore massimo di 15 milioni (25 milioni con firma abbinata di altri amministratori), potrà «stipulare e risolvere contratti per le prestazioni sportive di calciatori» fino a un massimo di 20 milioni (25 con firma abbinata) e «di allenatori» fino a un tetto di 5 milioni (10 con firma abbinata). Al suo fianco agirà appunto Manna, un dirigente giovane, emergente, classe 1988, attuale direttore sportivo della Juve Next Gen, dove ha lavorato a stretto contatto con Fabio Paratici, con Federico Cherubini e Gianluca Pessotto, unico ex calciatore (insieme a Marco Storari) rimasto nei quadri societari dopo l’addio di Pavel Nedved, che è il coordinatore e punto di riferimento degli staff di tutte le squadre del settore giovanile. Nel curriculum di Manna ci sono esperienze importanti a Forlì e in Svizzera, al Chiasso e soprattutto al Lugano dove, da direttore sportivo, ha conquistato il terzo posto in campionato e la qualificazione all’Europa League. Lo sbarco in bianconero è datato 2019: prima è stato responsabile della Primavera, poi è arrivata la promozione alla formazione Next Gen, fino a questo recente aumento di responsabilità confermato direttamente dall’ad Scanavino. Il terzo pilastro del tridente è Massimiliano Allegri, investito direttamente da John Elkann, l’azionista di maggioranza, come «punto di riferimento» di tutto ciò che attiene al campo. Molto più di un allenatore, quindi, Max. Il futuro è adesso.


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