Allegri, missione Champions: ecco il calendario della Juve

Quel traguardo che dopo la sentenza del 20 gennaio sembrava impossibile, è diventato alla portata dei bianconeri. Nelle ultime nove gare solo il Napoli ha raccolto più punti
Filippo Bonsignore
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Sette punti da recuperare per firmare un’impresa (im)possibile. Sette punti da recuperare per conquistare il quarto posto nonostante i 15 punti di penalizzazione. Il 20 gennaio, il giorno che ha segnato la stagione della Juventus con la sentenza della Corte federale d’appello, sembrava fuori dal mondo soltanto accostare la Champions League alla Signora precipitata, nel giro di una manciata di ore, dal terzo al decimo gradino della classifica. Con conseguenze enormi sugli obiettivi della squadra di Massimiliano Allegri che, da quel momento, aveva iniziato a lottare per qualcosa di diverso e inatteso. Due mesi e nove partite dopo, invece, può guardare a questo traguardo con concrete speranze di successo. Il pensiero della pazza rimonta anestetizzando la penalità con la forza dei risultati si può fare. Il successo nello scontro diretto sull’Inter lo ha confermato ed è stato il punto esclamativo su un periodo in cui il rendimento della Juve è stato secondo soltanto a quello del super Napoli che vola senza ostacoli verso lo scudetto. Sono 19 i punti collezionati nelle nove gare giocate con il fardello del -15; meglio ha fatto soltanto la capolista con 24. Il cammino compiuto (6 vittorie, un pareggio e due sconfitte) ha permesso ai bianconeri di recuperare punti su tutte le concorrenti: 9 al Milan, 8 all’Atalanta, 6 a Inter e Roma e uno alla Lazio. La classifica reale racconta di una Juve al settimo posto con 41 punti, a quattro lunghezze dall’Atalanta, sei dalla Roma e sette dal Milan che è quarto. La classifica virtuale, quella su cui Allegri basa tutti i suoi ragionamenti, catapulta invece i bianconeri al secondo posto solitario con 56 punti. Questo, in ogni caso, è un altro discorso: se ne riparlerà tra meno di un mese, il 19 aprile, quando si conoscerà l’esito del ricorso al Collegio di garanzia presso il Coni sulla penalizzazione.

Dna Juve

Nel frattempo, Allegri sorride perché la squadra si sta dimostrando più forte delle difficoltà: magari non piacerà agli esteti ma ha ritrovato il proprio Dna, le caratteristiche che l’hanno fatta grande negli anni d’oro, e sono arrivati anche i risultati. «I ragazzi ci hanno messo cuore e passione e questo fa la differenza per tornare a vincere» ha riassunto Max. Non solo, la Juve è di nuovo solida, unita, compatta, ha voglia di combattere e di soffrire, ha di nuovo forza mentale, che è un indice fondamentale per arrivare al successo. Un valore aggiunto che si somma alle qualità dei singoli, a un centrocampo che è tornato a essere un fattore con Fagioli-Locatelli-Rabiot, a Kostic sempre più decisivo, a una difesa che per la diciannovesima volta in stagione non ha subito gol. 

Calendario

Adesso viene il bello perché la Signora, per riuscire nella rimonta, non può permettersi di abbassare il ritmo. «Ci vuole un girone di ritorno straordinario» aveva sottolineato Allegri, indicando in 73 punti la quota Champions a inizio marzo. Considerando il ritmo a singhiozzo delle avversarie, magari ne basterà qualcuno in meno; certo è che i bianconeri non hanno jolly da spendere e devono provare a vincere tutte le 11 gare rimanenti. Aprile sarà un mese per cuori fortissimi. Il calendario dice Verona, Inter (andata delle semifinali di coppa Italia), Lazio, Sporting Lisbona (andata dei quarti di Europa League), Sassuolo, Sporting Lisbona (ritorno), Napoli, Inter (ritorno) e Bologna. Nove partite in trenta giorni, senza respiro. A maggio, invece, sotto con Lecce, Atalanta, Cremonese, Empoli e Milan, prima della chiusura a Udine. Il mese, però, potrebbe arricchirsi di impegni: potrebbero sommarsi infatti le semifinali di Europa League (11-18 maggio) e l’eventuale finale a Budapest (31 maggio), così come la finale di coppa Italia (24 maggio). Con altri due risvolti: vincere la coppa nazionale aprirebbe le porte della prossima Europa League; vincere l’Europa League di quest’anno invece sarebbe la via alternativa per la Champions. La Juve però punta al bersaglio grosso: in Champions nonostante il -15. Con lo sguardo attentissimo, naturalmente, al 19 aprile…


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