Da Nyon comincia a filtrare la soluzione al "caso Juve", dopo le sentenze della giustizia sportiva italiana. Dall’organo di controllo finanziario dei club dovrebbe arrivare già nei primi giorni della settimana la squalifica di un anno dalle coppe. L’estromissione dalla Conference, a patto di non presentare reclamo al Tas (questa la condizione del "patto"), in casa bianconera è considerata una soluzione accettabile per evitare di mettere a rischio un’eventuale Champions 2024-25. La "punizione" sarebbe la conseguenza dell’indagine aperta dall’Uefa a inizio dicembre su quei bilanci (contestati) che avevano portato al settlement agreement per le violazioni del fair play finanziario.
Juve, Agnelli a processo al tribunale federale
Nel frattempo, domani Agnelli andrà a processo al tribunale federale: a differenza degli altri dirigenti, lui non ha trovato l’accordo con la procura Figc e (dopo due rinvii) risponderà delle manovre stipendi e del rapporto considerato “fittizio” con un agente. Martedì, invece, il Tar si pronuncerà sui 2 anni di stop per il caso plusvalenze. Chiné aveva posto come base per patteggiare l’accettazione del verdetto del Collegio di Garanzia sul primo filone. Paratici, Arrivabene e Cherubini l’hanno fatto, Agnelli no.