Juve-Torino, le pagelle bianconere: Gatti il migliore, Bremer leone

TORINO - La Juve vince il derby contro il Torino per 2-0 e torna a guardare con entusiasmo alla classifica. La stracittadina è decisa dai gol di Gatti al 47' e di Milik al 62'. Ecco i voti ai calciatori bianconeri.

Le pagelle della Juve

Allegri (allenatore) 7
Applica il piano perfetto, anche senza Vlahovic e Chiesa. Primo tempo di lotta con un mischione a centrocampo, secondo di governo con il doppio centravanti. La vittoria è netta, il sorriso largo. Ora l’Inter è avanti di soli 2 punti.

Szczesny 6
Non gli chiedono mai un parere fi no al minuto 87 quando si avvita plastico su un timido colpo di testa di Zapata.

Gatti 7
Non sarà mai Bonucci o Barzagli ma per temperamento e ferocia incarna lo spirito della nuova Juve. Grida in differita (causa Var) la gioia del suo primo gol in Serie A sotto alla Curva Sud. Al primo derby, lui che è nato a Rivoli da famiglia torinista. Un sabato niente male.

Bremer 7
Vigila ovunque. Possono pure prenderlo a scarpate in testa, come ha fatto Kean, ma anche ferito il leone regge all’urto.

Danilo 6,5
Gli capita l’avversario più frizzante, almeno per gli strappi, e lo controlla con l’esperienza.

Weah 6
Fatica nel primo tempo, cresce nel secondo. Diligente, a conti fatti. Da rivedere.

McKennie 6
Papà dice che deve giocare mezz’ala: Allegri alla fine lo accontenta, sistemandogli anche accanto un esterno che parla inglese. Commette qualche errore tecnico ma, anche senza perlustrare mai la difesa del Torino, non sfigura nel duello con Ilic.

Locatelli 6
A un certo punto lo Stadium lo fi schia perché rallenta il gioco in uscita: in effetti la sua regia non è ammaliante ma spesso il movimento dei compagni (scarso) non lo aiuta. Nella ripresa alza il ritmo e celebra degnamente la partita numero 100 nella Juventus. Al suo attivo anche 7 palloni recuperati.

Rabiot 6
E’ una giornata non facile con la marcatura a uomo di Ricci. Depotenziato da un duro colpo sul costato preso da Bellanova, si limita all’ordinario. Del resto, non c’era troppo bisogno di lui stavolta.

Kostic 6,5
Un’accelerazione gestita con poca lungimiranza - perché il tiro cross quando Kean è ben piazzato nel mezzo? - è tutto ciò che propone nel primo tempo. Ma nel secondo è lui a calciare i due angoli buoni. E non solo: mette un bel cross sulla testa di Milik. Prende molti applausi dai tifosi quando Allegri lo richiama in panchina.

Cambiaso (31’ st) sv

Miretti 5
In posizione più avanzata rispetto alle mezzali, dovrebbe diventare il collante verso Kean ma resta imprigionato negli abissi della partita. Tameze ne vanifica ogni illusione. Il cambio a metà percorso è la conseguenza natura di un pomeriggio inefficiente.

Milik (1’ st) 7
È il segnale: con due punte la vinciamo, pensa Allegri durante l’intervallo. L’attaccante incaricato di dare la scossa non aveva gradito l’esclusione iniziale ma entra nella partita con la bacchetta del rabdomante: il suo gol, premio personale meritato, stende definitivamente il Torino.

Kean 6
Onora lo status di titolare e la centesima in A con un gol bellissimo, che però è in fuorigioco. Entra comunque nella prima rete con la rovesciata che quasi spacca la testa a Bremer. Sostituito nel finale, lascia il campo con il broncio e viene ripreso da Allegri.

Yildiz (40’ st) sv