Juve, indagato Fagioli: possibili scommesse su piattaforme illegali

Il caso è in mano alla Procura di Torino: se la colpevolezza venisse accertata, il centrocampista bianconero rischierebbe una squalifica di almeno tre anni
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TORINO - Dopo il caso Pogba la Juve potrebbe essere travolta da un'altra vicenda extracampo: Nicolò Fagioli è indagato per possibili scommesse online su piattaforme illegali. La Procura di Torino e la Federcalcio hanno aperto un fascicolo: se la violazione dell'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva dovesse essere confermata, il centrocampista bianconero rischierebbe almeno tre anni di squalifica, come previsto in questi casi.

Cosa dice l'articolo 24

L'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva vieta "ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della FIfa e della Uefa”.

Perché Fagioli è indagato

Il gioco d'azzardo in sé non è reato in Italia, ma su piattaforme illegali sì. Inoltre, ad uno sportivo è fatto divieto, a prescindere dal ruolo che riveste, scommettere sulla propria disciplina. Il caso ora è in mano al procuratore Giuseppe Chinè, andrà verificato se Fagioli ha scommesso e, eventualmente, su cosa. L'indagine è stata aperta nei mesi scorsi dalla Procura di Torino per un giro di scommesse (sportive e non) su piattaforme online. Adesso si prova a fare chiarezza. Oltre agli anni di squalifica (3) Fagioli rischierebbe anche un'ammenda di 25 mila euro o superiore.


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