Last Banner, processo d'appello per i sei ultras della Juve condannati

I fatti risalgono alla stagione 2018/2019, il club bianconero si è costituito parte civile ottenendo diritto a un risarcimento economico
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È iniziato a Torino questa mattina il processo d'appello per il caso Last Banner: imputati sei capi ultrà della Juventus, che sono stati condannati in primo grado per estorsioni al club, violenze private e associazione a delinquere. Secondo l'accusa, nella stagione 2018/2019, la tifoseria organizzata bianconera esercitò pressioni illecite sulla Juventus per non perdere una serie di benefici e agevolazioni, come i biglietti.

Last Banner, le pene in primo gradi agli imputati

La pena più alta, 4 anni e 10 mesi, è stata inflitta a Dino Mocciola, considerato il leader dei Drughi, per il quale la Procura aveva chiesto oltre 13 anni di reclusione. Le altre condanne vanno dai 3 anni e 3 mesi di reclusione; 2 anni e 4 mesi, 2 anni e 6 mesi, 1 anno e 6 mesi e 1 anno e due mesi. La Juventus e alcuni dirigenti bianconeri, che si sono costituiti parte civile, hanno ottenuto il diritto a un risarcimento e a provvisionali che in totale ammontano a 53mila euro.


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