Scommesse, il retroscena dell'interrogatorio di Fagioli: cosa ha rivelato

Al centrocampista della Juve sarebbe stato chiesto se fosse a conoscenza della gravità delle contestazioni: ecco la sua risposta
Giorgio Marota
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L’architrave dell’inchiesta sportiva è Nicolò Fagioli. Durante l’interrogatorio, a Fagioli sarebbe stato chiesto se fosse a conoscenza della gravità delle contestazioni - almeno tre anni di squalifica - e lui, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe risposto che sì, nell’ambiente se ne parla e che c’è pure formazione sul tema fin dai settori giovanili, ma che “così fan tutti”. E quindi... i calciatori sono consapevoli dei rischi delle scommesse ma sono anche convinti di essere dentro una rete di protezione capace di eliminare certi rischi. Che invece sono notevolissimi. La collaborazione con gli inquirenti permetterà a Fagioli di giocarsi una possibilità nell’eventuale patteggiamento pre-deferimento (sconto di pena fino al 50%, i suoi legali ci stanno lavorando) o post deferimento (un terzo). Ma c’è una possibilità che potrebbe emergere con prepotenza: l’illecito sportivo.


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