Pogba, il messaggio ai presunti rapitori è da brividi

Dalla Francia sarebbero state rivelate le dichiarazioni del centrocampista della Juve nel corso del confronto dello scorso 15 settembre
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Continua a tenere banco la vicenda relativa al presunto sequestro che avrebbe visto coinvolto Pogba nel marzo del 2022. L'AFP, agenzia di stampa francese, ha riportato le dichiarazioni del centrocampista della Juventus pronunciante nel corso del confronto dello scorso 15 settembre presso il tribunale di Parigi. 

Cosa ha detto Pogba? 

Pogba avrebbe sottolineato, alla presenza dei presunti rapitori che "Avevo un enorme rispetto per tutte le persone che erano qui, erano come la mia famiglia. La verità verrà fuori. Nonostante tutto quello che è successo, avranno sempre un posto nel mio cuore". A Pogba sono stati chiesti 13 milioni di euro, con cinque suoi parenti che sono incriminati per estorsione compiuta con armi e sequestro di persona da parte di una banda organizzata. Anche questi uomini, di età compresa tra 29 e 38 anni, sono indagati per associazione a delinquere. Ma tutti negano, presentandosi come “vittime” dei rapinatori e sostenendo di essere stati loro stessi aggrediti perché Pogba si era rifiutato di pagare. Il fratello di Paul, Mathias, anch'egli incriminato ma assente la notte del rapimento, non è stato convocato al confronto.  Pogba, inoltre ha rivelato di  aver aiutato “volontariamente” i suoi cari, ma di essersi rifiutato, nel settembre 2021, di donare sette milioni di euro a tre di loro. Questi ultimi hanno negato di aver chiesto tale somma.

La possibile ricostruzione

Quella notte, dopo una cena con uno dei suoi compagni, Pogba racconta che un “fratello maggiore” del suo quartiere, Roushdane K., gli ha detto di seguirli in un altro appartamento. Lì, Pogba ha detto di essere stato oggetto di una raffica di critiche da parte di coloro che gli erano vicini, che lo criticavano per non sostenerli più finanziariamente a sufficienza. Poi Roushdane K. avrebbe chiesto ad alcuni di uscire. Rimasero solo lui e Adama C., amico d'infanzia di Paul. Due rapinatori, armati di fucili d'assalto, hanno poi fatto irruzione nel soggiorno. Pogba aveva menzionato in particolare "segni di collusione" tra Roushdane K. e questi rapinatori, durante le sue udienze. “In ogni caso si sono parlati”, sembra qualificarsi il 15 settembre.


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