Massimiliano Allegri ha rilasciato una lunga intervista a The Athletic, attraverso cui ha sottolineato il progetto della Juventus di puntare sui giovani attraverso la creazione della Next Gen: "Quest'anno in prima squadra ci sono tanti giovani. Ci sono inoltre tanti nostri ragazzi che giocano in altre squadre di Serie A. La società ha fatto un ottimo lavoro. E' questa la strada che il calcio deve percorrere per essere sostenibile. Quando sono tornato alla Juventus, mi è stato chiesto di ringiovanire la squadra. L'obiettivo era quello di inserire tre giocatori della Next Gen ogni anno, abbassare il monte ingaggi e rendere la squadra sostenibile pur restando competitivi''.
Allegri e la crescita dei giovani
Allegri ha poi proseguito: "Con i giovani si cerca di sfruttare al massimo i bei momenti. Sai che dopo un po' arriva il difficile. Tutti i giovani calciatori ci passano. Lo hanno sperimentato Miretti e Fagioli. Anche Yildiz lo farà. I giovani hanno alti e bassi, non si raggiunge la maturità prima dei 25-26 anni. Chi ha più forza mentale arriva prima. Il giocatore arriva al suo picco tra i 26 e i 30 anni e la cosa non è cambiata. E' l'età migliore perché si ha più esperienza, si è maturati e migliorati. Era la stessa cosa 40 anni fa".
Allegri sui 9 scudetti: "Distorto la percezione della realtà"
Il tecnico bianconero ha parlato dei nove scudetti di fila vinti dalla Juventus e di come questa straordinaria continuità abbia influito sulla visione del mondo bianconero: "Dobbiamo adattarci e capire che i nove Scudetti consecutivi sono stati una cosa straordinaria che non accadrà più in Serie A. Ci sono stati solo due cicli simili alla Juventus con cinque titoli consecutivi con Carlo Carcano e Carlo Bigatto negli anni trenta. Tolti questi periodi, la Juve ha vinto al massimo per due anni di fila, come hanno fatto anche gli altri club. I nove Scudetti di fila hanno distorto la percezione di una realtà che è diversa''.