Juve, lo stadio è con Allegri: il sostegno dei tifosi lontano dai social

Ora sono tutti con Max: applausi, striscioni e cori. Contro la Viola verso un altro sold out
Juve, lo stadio è con Allegri: il sostegno dei tifosi lontano dai social© ANSA
Giorgio Marota
5 min
Allegri, la squadra, la gente: un solo corpo e la stessa anima, fronte compatto nella frammentazione delle opinioni. La verità, del resto, è dirompente nella sua forza rivelatrice: sarà che abbiamo smesso di sentire, ascoltare e guardare nel mondo reale per abituarci sempre più a “visualizzare” in quello virtuale, eppure le sensazione che restituisce spesso e volentieri lo Stadium, al netto dei fischi di disapprovazione per qualche prestazione non gradita, fotografa gli umori popolari in modo nitido. Di tutti quegli #Allegriout che proliferano sui social network, alimentando dibattiti e trasmissioni, non c’è traccia nei luoghi in cui pulsa il sentimento del tifo bianconero. Anzi, succede tutt’altro: gli applausi al tecnico durante la lettura delle formazioni, i cori dedicati (è successo di nuovo contro la Lazio martedì sera) e poi persino gli striscioni, che sono atti di stima fissati nero su bianco. L’ultimo è stato esposto in Sud durante la gara con l’Atalanta del 10 marzo per celebrare il record di punti di Max: «Solo tu 1000 e più... immenso Allegri!». Anche nella passata stagione il popolo juventino aveva preso le parti dell’allenatore dopo la sconfitta in Champions contro il Maccabi Haifa: «Mister Allegri non dimetterti mai! Chi rema contro non è degno di questa maglia!».  

L'allenanza con i tifosi e giocatori

Da tempo i fan della Signora hanno compreso e accettato le difficoltà di una squadra rifondata, rimpolpata di giovani di belle speranze e svuotata di diversi campioni, capace di andare oltre la ghigliottina dei processi sportivi e di rialzarsi nei momenti più complessi. Nella zona nord-occidentale di Torino dove sorge la casa bianconera, al confine con Venaria Reale, sembra essere nata veramente una “Santa Allianz”, un patto di ferro tra tecnico, calciatori e pubblico per agguantare la Champions. «Io ho tanto rispetto per i tifosi e li ringrazierò sempre per il loro affetto» la risposta di Allegri. Max non ha gradito, semmai, i mugugni nei confronti di Alex Sandro, prossimo all’addio e con il contratto a scadenza: «Si possono dire tante cose, ma sotto il piano dell’impegno non siamo mai mancati». 

I numeri dell'Allianz: che spettacolo

In una stagione caratterizzata fino alla fine di gennaio dal sogno scudetto, spazzato via dal ko di San Siro contro l’Inter, i tifosi hanno sempre risposto presente: fin qui ci sono stati 16 sold out su 18 partite casalinghe e domenica sera contro la Fiorentina è previsto l’ennesimo pienone. Juve-Milan del 28 aprile, Juve-Salernitana del 12 maggio e Juve-Monza del 26 completeranno il quadro. Tra l’altro, contro la Lazio martedì è stato raggiunto il secondo miglior risultato in termini di incassi nella storia delle semifinali di Coppa Italia giocate in casa, dietro Juve-Inter della passata stagione. A questo amore “in presenza” andrebbero aggiunti «gli oltre 500 milioni di tifosi appassionati in tutto mondo, e una fan base digitale, che sta crescendo tantissimo, e che ora conta oltre 165 milioni di persone» come ha spiegato di recente il Ceo Scanavino. Juventus è il primo brand in assoluto in Italia sui social media ed è al top in Europa su Facebook e nel mondo su Tik Tok considerando le squadre di calcio. Il virtuale fa sorridere i bilanci e apre nuove frontiere di mercato, ma dopotutto gli haters sono in gran parte lì. Tornando ai numeri, rispetto al 2022-23 la Juventus oggi ha tremila abbonati in meno (17.162). Grazie all’entusiasmo generato dal cammino di Danilo e compagni nella prima parte di stagione e alla volontà di restare vicini alla squadra nel successivo momento di difficoltà, la percentuale di riempimento dei seggiolini è però cresciuta dal 93% al 96,1% attuale. Lo Stadium è sempre più un collettore di eventi, centro nevralgico della vita bianconera ben oltre la partita: i ricavi dei 4.500 posti premium (posti dell’area hospitality) rappresentano il 39,5% delle entrate dello stadio e il museo è prossimo a raggiungere il record di incassi, superando le presenze dell’epoca pre-Covid quando la sola presenza di Cristiano Ronaldo alla Continassa attraeva curiosi da tutto il mondo.

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