Cambiaso, il gesto di Allegri dopo lo sfogo per il cambio: è la mossa decisiva

L'esterno prende male la sostituzione nella semifinale di Coppa Italia in casa della Lazio, il tecnico gli parla all'orecchio e incassa la scelta giusta
Franco Ordine
3 min

Se sulla panchina della Juve, martedì notte, ci fosse stato un qualunque altro allenatore, magari di quelli che “piacciono alla gente che piace”, probabilmente avremmo avuto un’altra narrazione di quel “rammendo” finale firmato da Milik e suggerito da Weah. Avremmo cioè ascoltato aggettivi tipo “genialiata” nei cambi. E invece no. Per fortuna nostra, lo stesso Max Allegri che non si prende mai molto sul serio, ha parlato di «colpo di fortuna». E via così per smontare l’eventuale patibolo già pronto.

Juve, lo sfogo di Cambiaso e il gesto di Allegri

Ma quello che più colpisce è la lezione che occorre trarre da un episodio apparentemente marginale verificatosi a pochi minuti dai titoli di coda. Riferimento esplicito alla sostituzione di Cambiaso appunto con Weah, l’autore di quella giocata che ha procurato il 2 a 1 finale e il viaggio a Roma della carovana Juve per la finale di metà maggio. Il ragazzo - e la tv ha raccontato l’episodio in ogni suo dettaglio - ha preso malissimo la sostituzione e l’ha fatto intendere subito ad Allegri dicendogli più o meno “sempre me”. Ha ricordato, tra l’altro, da molto vicino, un’altra scena del genere verificatesi tra Ancelotti e Vinicius Jr. durante il “classico” spagnolo oppure in passato un replay con Ribery ai tempi del Bayern chiusa con un bacio sulla guancia di Carlo che smontò l’ira funesta del francese.

La corsa di Cambiaso verso Weah dopo il gol di Milik

Chi ha la gestione di un gruppo può reagire secondo due modelli codificati: o come fece Antonio Conte con Lautaro all’Inter poi chiusa con un finto incontro di boxe ad Appiano Gentile, oppure parlando all’orecchio dell’interessato e facendogli capire che è più importante il destino della Juve o del team invece che quello personale di un calciatore. Poi i fatti successivi si sono incaricati di dare ragione alla sostituzione perché Weah e Milik hanno apparecchiato il gol utile per giocare la prossima finale. A dire il vero c’è da aggiungere un ultimo dettaglio: e cioè, dopo il gol, la corsa disperata di Cambiaso incontro a Weah che non aveva nemmeno salutato, malmostoso, per il cambio. Intendiamoci: non è l’unico della serie perché la stagione fu aperta dalla rivolta pubblica di Osimhen e Kvara dinanzi alle scelte di Garcia, al Napoli. Poi sappiano come è finita per il Napoli. E sapete perché? Forse perché tutta la pubblica opinione, critici compresi, invece di schierarsi dalla parte del tecnico, accarezzarono i due attaccanti e rivolsero sberle soltanto al francese. Meditate gente, meditate.


© RIPRODUZIONE RISERVATA