Solo Juve: Scanavino lascia Gedi

Elkann punta sull’attuale ad per rilanciare il club bianconero: obiettivo conti sani nel 2026-27.  Per la proprietà seguirà  esclusivamente il calcio
Solo Juve: Scanavino lascia Gedi© Juventus FC via Getty Images
Filippo Bonsignore
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Tutto per la Juve. Maurizio Scanavino lascia la presidenza del Gruppo Editoriale Gedi, l’editrice, tra gli altri, dei quotidiani La Repubblica e La Stampa, «per concentrarsi sui suoi impegni in Juventus», di cui è amministratore delegato dal gennaio 2023. L’avvicendamento con Paolo Ceretti, nuovo consigliere d’amministrazione e presidente della società, è tutt’altro che secondario nell’ottica della Continassa. Si tratta infatti di un’altra mossa di peso, decisamente significativa, nell’arco di pochi giorni, di John Elkann, amministratore delegato di Exor, la holding che controlla, tra le altre partecipazioni, proprio Gedi e la stessa Juve. È una scelta che fortifica il club bianconero con la presenza fissa dell’uomo di fiducia della proprietà. C’è infatti da condurre al traguardo il percorso di risanamento dei conti che, nei piani della Continassa, deve riportare la società in utile nel 2026-27 e da guidare la rinascita dopo questa stagione difficile. Pochi giorni fa, Exor aveva dato il via libera al versamento di 15 milioni nelle casse della Juve in conto futuro aumento di capitale in risposta all’aggravio di costi generato dall’esonero di Thiago Motta, quantificabile in 14-15 milioni, da accantonare nel caso il tecnico italobrasiliano non trovasse una nuova squadra per la prossima stagione. L’operazione di rafforzamento patrimoniale potrà prevedere eventualmente un aumento di capitale dell’ammontare massimo di circa 110 milioni, di cui Exor è pronta a farsi carico integralmente e non solo per la propria quota di competenza (la holding controlla il 65,4% delle azioni della Continassa e il 78,9% dei diritti di voto). Disimpegno? Tutto il contrario. Elkann ha risposto in modo chiaro ai rumors che si rincorrono da tempo su un addio alla Juve; la famiglia Agnelli non ha intenzione di separarsi da un asset che ha un valore non solo economico ma affettivo, visto che è proprietaria da oltre un secolo, esempio più unico che raro nel panorama dello sport mondiale.

Non si vende

L’impegno resta sempre il medesimo e, se possibile, ancora maggiore e costante. Proprio in concomitanza con l’apporto di 15 milioni avvenuto nei giorni scorsi, Exor ha fatto emergere chiara la linea: l’intento è di «rafforzare la Juve in campo e fuori, come è stato negli ultimi 102 anni». Scanavino si concentrerà esclusivamente sul club bianconero per portare a compimento gli obiettivi del piano strategico. La mossa potrebbe anche rafforzare la posizione di Cristiano Giuntoli, nonostante tutti alla Continassa - dirigenti, allenatore e giocatori - restino sotto esame.


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Il saluto di Gedi

In una nota, Gedi esprime «un sentito ringraziamento per la proficua collaborazione e per l’impegno speso nelle molteplici realtà del gruppo». Scanavino ha evidenziato la «più sincera gratitudine ai colleghi, ai consiglieri e alla proprietà per il sostegno, la fiducia e l’amicizia ricevuti in tanti anni di lavoro. È stato un onore e un privilegio lavorare in questa società: ai colleghi e a Gedi auguro il meglio per il futuro». D’ora in poi, per lui ci sarà solo la Juve.

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Tutto per la Juve. Maurizio Scanavino lascia la presidenza del Gruppo Editoriale Gedi, l’editrice, tra gli altri, dei quotidiani La Repubblica e La Stampa, «per concentrarsi sui suoi impegni in Juventus», di cui è amministratore delegato dal gennaio 2023. L’avvicendamento con Paolo Ceretti, nuovo consigliere d’amministrazione e presidente della società, è tutt’altro che secondario nell’ottica della Continassa. Si tratta infatti di un’altra mossa di peso, decisamente significativa, nell’arco di pochi giorni, di John Elkann, amministratore delegato di Exor, la holding che controlla, tra le altre partecipazioni, proprio Gedi e la stessa Juve. È una scelta che fortifica il club bianconero con la presenza fissa dell’uomo di fiducia della proprietà. C’è infatti da condurre al traguardo il percorso di risanamento dei conti che, nei piani della Continassa, deve riportare la società in utile nel 2026-27 e da guidare la rinascita dopo questa stagione difficile. Pochi giorni fa, Exor aveva dato il via libera al versamento di 15 milioni nelle casse della Juve in conto futuro aumento di capitale in risposta all’aggravio di costi generato dall’esonero di Thiago Motta, quantificabile in 14-15 milioni, da accantonare nel caso il tecnico italobrasiliano non trovasse una nuova squadra per la prossima stagione. L’operazione di rafforzamento patrimoniale potrà prevedere eventualmente un aumento di capitale dell’ammontare massimo di circa 110 milioni, di cui Exor è pronta a farsi carico integralmente e non solo per la propria quota di competenza (la holding controlla il 65,4% delle azioni della Continassa e il 78,9% dei diritti di voto). Disimpegno? Tutto il contrario. Elkann ha risposto in modo chiaro ai rumors che si rincorrono da tempo su un addio alla Juve; la famiglia Agnelli non ha intenzione di separarsi da un asset che ha un valore non solo economico ma affettivo, visto che è proprietaria da oltre un secolo, esempio più unico che raro nel panorama dello sport mondiale.

Non si vende

L’impegno resta sempre il medesimo e, se possibile, ancora maggiore e costante. Proprio in concomitanza con l’apporto di 15 milioni avvenuto nei giorni scorsi, Exor ha fatto emergere chiara la linea: l’intento è di «rafforzare la Juve in campo e fuori, come è stato negli ultimi 102 anni». Scanavino si concentrerà esclusivamente sul club bianconero per portare a compimento gli obiettivi del piano strategico. La mossa potrebbe anche rafforzare la posizione di Cristiano Giuntoli, nonostante tutti alla Continassa - dirigenti, allenatore e giocatori - restino sotto esame.


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