Ma perché Milik che non gioca mai ha rinnovato con la Juve? Ecco tutti i motivi

La punta polacca, 75 gare in 3 stagioni, ha prolungato e spalmato il suo ingaggio fino al 2027: "Non vedo l'ora di tornare"
Andrea Losapio
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Per altri due anni Arek Milik sarà della Juventus. Almeno virtualmente, perché il polacco ha deciso di spalmare il proprio ingaggio da 4,7 milioni di euro lordi - 3,5 netti - in due stagioni, con una nuova scadenza rispetto a quella precedente del 2026. L'ufficialità è arrivata ieri mattina. "Juventus comunica di aver raggiunto un accordo con Arkadiusz Milik - si legge sul sito - per il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2027. L'attaccante, in bianconero dall’agosto 2022, ha raccolto finora 17 gol nelle 75 partite giocate complessivamente". Poco dopo anche lo stesso calciatore ha affidato a Instagram le proprie parole di soddisfazione: «Il viaggio continua. Non vedo l'ora di tornare in campo». C'è un'intera tifoseria che spera di rivederlo sul rettangolo di gioco, perché la Juve per un anno lo ha aspettato, lo ha considerato per un lungo periodo l'unico rimpiazzo per Dusan Vlahovic, creando una situazione di vuoto che non ha giovato né al serbo né ai risultati. Dopo essersi infortunato con la propria nazionale prima dello scorso Europeo - con l'operazione che ha asportato un pezzo di menisco lesionato - sembrava dovesse rientrare prima a settembre, poi a ottobre, infine a gennaio. In tutto questo diverse ricadute e un altro intervento che ha allungato ulteriormente il suo calvario, alimentando le voci su una possibile risoluzione in estate

Perché Milik ha rinnovato? Gli scenari

Le cose sono andate (molto) diversamente. E ora gli scenari sono sostanzialmente due, entrambi validi. Il primo è che Milik può essere recuperato totalmente, diventando un'ottima riserva con uno stipendio molto abbordabile per i canoni di una big, in relazione anche alla sua esperienza. Da capire quando possa ritornare ed essere utile alla causa, ma è un buon modo per cautelarsi in una campagna trasferimenti che rivoluzionerà l'attacco bianconero. L'altro è che Milik possa essere utilizzato come pedina di scambio oppure ceduto in prestito con ingaggio pagato da chi lo vorrà: sarebbe stato impossibile per un club di medio livello affrontare questo tipo di spesa a cuor leggero, invece così qualcuno può cercare di rilanciarlo ad alti livelli. In ultimo il beneficio economico: Milik aveva un costo storico di circa 7,2 milioni, ogni anno. Ora l'impatto a bilancio per le ultimi due stagioni sarà di 3,6, esattamente la metà. Le casse ringraziano


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