Juve in silenzio: cosa sta preparando la difesa

Il club bianconero ha chiesto di spostare il processo da Torino a Milano dove c’è la sede della Borsa
Juve in silenzio: cosa sta preparando la difesa© Juventus FC via Getty Images
Filippo Bonsignore
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TORINO - Nessuna reazione. La Juve ha accolto in silenzio le motivazioni del Collegio di garanzia dello Sport presso il Coni sulla sentenza relativa al ricorso sulla penalizzazione in classifica per il caso plusvalenze - con i 15 punti momentaneamente restituiti in attesa di un nuovo pronunciamento della Corte Federale d’appello - e prepara la strategia verso la nuova udienza. In attesa di conoscere la data del nuovo dibattimento, verrà prodotta una nuova memoria difensiva. Una nuova penalizzazione ci sarà, resta da stabilire di quale entità. E se le motivazioni blindano l’operato della Procura della Federcalcio, al club bianconero resta uno spiraglio, pur non enorme, su cui giocare la partita per poter limitare i danni. Il tema è quello della ridefinizione delle responsabilità degli «amministratori privi di deleghe operative» perché, scrive il Collegio, «è carente nella propria parte motiva laddove la Corte Federale - con motivazione da ritenere apparente - ha fatto riferimento a una generica, ma indimostrata, “consapevolezza diffusa” . Da qui il rinvio alla Corte Federale d’appello per una nuova valutazione sull’’apporto causale dei singoli amministratori, «fornendone adeguata motivazione e traendone le eventuali conseguenze anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della società Juventus». Questa ridefinizione delle responsabilità, insomma, può influire sulla definizione dell’entità della nuova penalizzazione. In ballo c’è la classifica finale del campionato e la partecipazione alle prossime coppe europee visto che la sanzione deve essere afflittiva: la Juve, attualmente seconda, dove sarà dopo il nuovo giudizio? È anche una questione di tempi: la Federcalcio punta a chiudere tutto l’iter processuale entro il 30 giugno, conclusione della stagione 2022-23, per presentare alla Uefa le qualificate alle coppe. La Juve potrebbe anche puntare a differire tale afflittività sulla stagione 2023-24 ma al momento non è un pensiero che alberga alla Continassa.

Inchiesta Prisma

Domani intanto al Tribunale di Torino riprende l’udienza preliminare del processo penale a carico della Juventus e di altri 12 persone nell’ambito dell’inchiesta Prisma da cui è derivato anche il filone sportivo. L’udienza davanti al Gup Marco Picco era iniziata lo scorso 27 marzo ed era stata immediatamente rinviata appunto al 10 maggio dopo che la Consob e un gruppo di una trentina di azionisti di minoranza si sono costituiti parti civili, citando anche come responsabili civili il club bianconero e la società di revisione Ernst&Young. Si ricomincerà da qui, con il dibattimento sull’ammissione delle parti civili, poi si passerà alla fase delle eccezioni preliminari. E la prima vera partita tra la Procura e la Juventus si giocherà sulla competenza territoriale. I legali della società bianconera hanno richiesto infatti lo spostamento della sede del processo da Torino a Milano, dove ha sede la Borsa o, in subordine, a Roma, visto che nella capitale hanno sede i server di Borsa Italiana sui quali vengono immesse le comunicazioni al mercato. L’esito più probabile è il rinvio della decisione alla Corte di Cassazione; i tempi per un pronunciamento sono da uno a tre mesi.


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