Serie A Lazio, Lulic: «Auguri laziali. Oggi è il 26 maggio»
L'eroe della finalissima contro la Roma: «Auguri a tutto il popolo laziale, celebriamo insieme questo giorno storico e indimenticabile». Lotito presenta l'Academy e si appella ai tifosi: «Aiutatemi a ripartire insieme»
ROMA - Senad Lulic ricorda il 26 maggio 2013. Quel giorno la Lazio vinse la Coppa Italia, trionfando contro la Roma e conquistando il primato cittadino. Oggi, proprio alle 19.27, orario in cui il centrocampista bosniaco decise la finale, l'esterno ha pubblicato sul proprio profilo facebook il post che celebra quel trionfo: «Auguri a tutto il popolo LAZIALE, celebriamo insieme questo giorno storico e indimenticabile. FORZA LAZIO. Senad».
LE PAROLE DI LOTITO E L'ACADEMY - Ad un anno dalla storica vittoria della Coppa Italia nel derby e, nel giorno in cui si commemora Giuliano Fiorini che con un suo gol evitò la Serie C, la Lazio ricorda il passato ma, soprattutto, guarda al proprio futuro. È stata, infatti, posta la prima pietra della nuova Academy del settore giovanile biancoceleste che sarà dedicata a Roberto Lovati (l'ex portiere è stato scelto dai tifosi tra grandi biancocelesti come Chinaglia, Maestrelli e Piola) e dal centro sportivo di Formello il presidente Claudio Lotito si è rivolto direttamente ai supporter che, nel corso della stagione, hanno abbandonato l'Olimpico per contestare contro la sua gestione: "Mi rimprovero di non essere riuscito a colpire il cuore di tutti, ma aiutatemi. Ripartiamo insieme".
SULL'ACADEMY - Prima, però, la presentazione del progetto che riunirà tutto il settore giovanile sul modello di Barcellona e Ajax e che prevede la realizzazione, tra le altre cose, di sei nuovi campi, nuovi spogliatoi, un centro medico, una biblioteca, una foresteria, una sala studio, una mensa e la valorizzazione del percorso archeologico etrusco adiacente alla proprietà laziale. A dirigere l'Academy sarà l'olandese, Joop Janssen, esperto del settore e già vice allenatore di Louis Van Gaal. I giovani 'aquilotti', invece, cresceranno nel nome di 'Bob' Lovati. "È rimasto impresso nei nostri cuori - rileva Lotito -, ha ricoperto praticamente tutti i ruoli. La storia non va dimenticata, va tramandata. Qui vogliamo educare i nostri giovani, forgiarne il carattere, nutrirne lo spirito, per incarnare i colori della Lazio". Il patron apre quindi ai tifosi (qualcuno era presente assieme a ex come Wilson e Oddi), come mai aveva fatto finora. "Provo dei sentimenti autentici per questa squadra e ascolto tutti i consigli e le critiche costruttive - spiega -. L'unione fa la forza e spero che questa Academy, prima in Italia, possa servire. Oggi siamo divisi ma non dobbiamo esserlo. La nostra società è forte, stimata e temuta. Insieme possiamo raggiungere grandi traguardi". Ma prima precisa alcuni aspetti della sua gestione. "Ho aperto Formello proprio per far capire come sono - continua il presidente -. Io non ci guadagno con la Lazio. Io l'unica cosa che ho fatto è stato modificare alcuni servizi che prima erano affidati ad altre società che avevano costi maggiori e qualità inferiore. La Lazio paga la Salernitana? Lì ci sono 11 giocatori della Lazio. La pubblicità della Salernitana la intasca la Lazio. La nostra è l'unica società che ha una società cadetta a cui non paga il premio di valorizzazione e che si fa carico anche degli ingaggi". L'intento è di ripartire al più presto: "Ora ricordiamo il 26 maggio -evidenzia il patron -, è vero che non abbiamo vinto niente quest'anno e siamo tutti meno soddisfatti, ma per sei mesi vi siete divertiti. Voglio che si capisca che nel presidente non alberga solo un rigore gestionale, ma anche passione, sono custode di questi valori".
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SULL'ACADEMY - Prima, però, la presentazione del progetto che riunirà tutto il settore giovanile sul modello di Barcellona e Ajax e che prevede la realizzazione, tra le altre cose, di sei nuovi campi, nuovi spogliatoi, un centro medico, una biblioteca, una foresteria, una sala studio, una mensa e la valorizzazione del percorso archeologico etrusco adiacente alla proprietà laziale. A dirigere l'Academy sarà l'olandese, Joop Janssen, esperto del settore e già vice allenatore di Louis Van Gaal. I giovani 'aquilotti', invece, cresceranno nel nome di 'Bob' Lovati. "È rimasto impresso nei nostri cuori - rileva Lotito -, ha ricoperto praticamente tutti i ruoli. La storia non va dimenticata, va tramandata. Qui vogliamo educare i nostri giovani, forgiarne il carattere, nutrirne lo spirito, per incarnare i colori della Lazio". Il patron apre quindi ai tifosi (qualcuno era presente assieme a ex come Wilson e Oddi), come mai aveva fatto finora. "Provo dei sentimenti autentici per questa squadra e ascolto tutti i consigli e le critiche costruttive - spiega -. L'unione fa la forza e spero che questa Academy, prima in Italia, possa servire. Oggi siamo divisi ma non dobbiamo esserlo. La nostra società è forte, stimata e temuta. Insieme possiamo raggiungere grandi traguardi". Ma prima precisa alcuni aspetti della sua gestione. "Ho aperto Formello proprio per far capire come sono - continua il presidente -. Io non ci guadagno con la Lazio. Io l'unica cosa che ho fatto è stato modificare alcuni servizi che prima erano affidati ad altre società che avevano costi maggiori e qualità inferiore. La Lazio paga la Salernitana? Lì ci sono 11 giocatori della Lazio. La pubblicità della Salernitana la intasca la Lazio. La nostra è l'unica società che ha una società cadetta a cui non paga il premio di valorizzazione e che si fa carico anche degli ingaggi". L'intento è di ripartire al più presto: "Ora ricordiamo il 26 maggio -evidenzia il patron -, è vero che non abbiamo vinto niente quest'anno e siamo tutti meno soddisfatti, ma per sei mesi vi siete divertiti. Voglio che si capisca che nel presidente non alberga solo un rigore gestionale, ma anche passione, sono custode di questi valori".