© Getty Images Lazio-Marchetti il rinnovo è in vista
Entro fine maggio Lotito pronto a chiudere
ROMA - La riflessione c’è stata, l’esito non è scontato, i tempi sono maturi per entrare in azione. La Lazio ha deciso di proporre il rinnovo del contratto a Federico Marchetti, 32 anni, in scadenza nel 2016. Non è ancora stato fissato un appuntamento, ma entro la fine di maggio la società biancoceleste conta di chiudere l’operazione. Lotito e il ds Tare già ci pensavano, Pioli condivide e spinge per la conferma. Nei pensieri del tecnico emiliano ci sarebbe l’intenzione di portare avanti quasi in blocco il gruppo che ha entusiasmato guadagnando la finale di Coppa Italia ed è in lotta per il secondo posto e la qualificazione alla prossima Champions. Non ci sono mai stati dubbi sul valore di Marchetti. Ha dimostrato negli ultimi mesi di essere tornato al top della condizione dopo la crisi vissuta nel primo semestre del 2014. Il ct Conte, come aveva anticipato in estate, lo ha riportato nel giro azzurro e lo tiene in considerazione. Sino alla primavera del 2016 si giocherà la possibilità di strappare la convocazione agli Europei, ma dovrà battere la concorrenza di Sirigu e Perin, che lo precedono nelle nuove gerarchie azzurre dietro a Buffon.
ITALIANI - L’interrogativo si pone dal punto di vista commerciale. Il contratto di Marchetti scade il 30 giugno 2016. Ci sono due possibilità: rinnovo o cessione, altrimenti il suo cartellino perderebbe valore e tra sei mesi il portiere potrebbe andare via a costo zero. La Lazio, come ha sempre fatto negli ultimi anni con i suoi giocatori over 30, ha rinviato a maggio la discussione dei rinnovi. Federico è uno dei migliori portieri in circolazione ed è italiano. Non guasta il dettaglio in un calcio sempre più dominato dagli stranieri. Un ciclo di successo si porta avanti più facilmente con giocatori cresciuti in casa o con un forte spirito di appartenenza. Non è un caso se Mauri (ancora adesso), Rocchi, Ledesma, Brocchi, Biava, Siviglia siano stati i giocatori più importanti, sotto la gestione Lotito, all’interno dello spogliatoio. Senza un nucleo forte italiano non si costruisce una grande squadra e Federico è un numero uno che tanti club invidiano alla Lazio.
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