© Getty Images
ROMA - Uno degli argomenti più trattati dai tifosi della Lazio, in questo periodo, è quello che riguarda la serie incredibile di infortunati che sta condizionando il lavoro di Pioli. L'hot topic del giorno è sicuramente quello relativo a De Vrij. L'olandese rischia un lungo stop e, addirittura, l'intervento chirurgico al ginocchio: "Il lavoro conservativo fatto nei giorni scorsi ha dato, in parte, i suoi frutti. Purtroppo però sabato il ragazzo ha avuto una riacutizzazione nella zona esterna del ginocchio, per cui in questo momento non è in grado di poter svolgere un lavoro fisico-atletico insieme alla squadra". Queste le parole del dottor Lovati che ha cercato di fare un quadro della situazione che sta vivendo l'olandese: "Abbiamo deciso in accordo con il giocatore di procedere con un ulteriore step di tipo conservativo attraverso l’utilizzo di un trattamento con fattori di crescita per cercare di risolvere il problema".
Se devi operarti, fallo...ma in Italia! Non ripetere quanto accaduto a Strootman! @Stefandevrij #SSLazio #DeVrij
— ?øø∂?îƒ? (@callmegoodlife) October 14, 2015
Lovati non può dare certezze, si limita alla recente storia dell'infortunio: "Ricordo che questo è un ginocchio già operato tempo fa in Olanda, per cui stiamo cercando di evitare un intervento chirurgico -ha detto il consulente ortopedico della Lazio- ma non possiamo escluderlo. Finchè però avremo qualche possibilità e probabilità di poter risolvere il problema in maniera incruenta, ce la giochiamo fino in fondo". Per quanto riguarda i tempi di recupero, Lovati non lascia speranze per un breve recupero: "Inizieremo con un approccio conservativo con queste infiltrazioni con fattore di crescita, e nel giro di tre o quattro settimane dovremo avere una risposta definitiva. Speriamo possa essere positiva. In caso contrario, agiremo in artroscopia al ginocchio sinistro. Ci sono dei casi dove si deve intervenire direttamente, altri casi sono border line dove l’intervento chirurgico è l’ultimo step di un programma terapeutico. Noi abbiamo ancora la possibilità di intervenire per step prima di passare ad un trattamento chirurgico. Questo è l’ultimo trattamento conservativo, molto aggressivo, che ci ha dato ottimi risultati, cerchiamo di mettere fine al discorso conservativo”.