Lazio, Pioli: «Ululati a Costa? Io non ho sentito nulla»

Il tecnico biancoceleste dopo i cori della tifoseria al giocatore dello Sparta Praga: «Sorpreso, quando sono dentro la partita non sento né caldo né freddo». Biglia: «Non siamo ancora una grande squadra, dobbiamo imparare dalla Juve»
PIOLI (All.) 6,5 Penalizzato dai cambi forzati per infortunio. Il piano tattico da trasferta ha funzionato.© EPA
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PRAGA - «Oggi abbiamo reagito da squadra, contro un avversario ostico. Ci siamo presi ancora una volta un piccolo vantaggio ma la partita di ritorno sarà ancora molto equilibrata e combattuta». Lo ha detto il tecnico della Lazio, Stefano Pioli, commentando il pareggio per 1-1 ottenuto sul campo dello Sparta Praga nell'ottavo di finale di Europa League. «Mi auguro - ha aggiunto Pioli - che possiamo ancora fare strada in Europa, in un doppio scontro la squadra ha ancora le possibilità di giocarsi le partite. Ora è sbagliato guardare troppo lontano, c'è ancora tanto da fare e lo Sparta ha segnato tanti gol in trasferta. Ora ritrovare energie e determinazione, come stasera».

ULULATI - «I cori a Costa? È stato lo stesso Costa a lamentarsi di questa situazione. Quando sono in campo non faccio fatica, non credevo che si sentisse così tanto». Così il tecnico della Lazio, Stefano Pioli, ha risposto dai microfoni di Sky a chi gli ha chiesto degli ululati razzisti rivolti al giocatore dello Sparta Praga, Costa, che al 24' del primo tempo hanno indotto l'arbitro Mallenco a sospendere per circa un minuto il match. «Quando sono dentro la partita non sento freddo né caldo, sento solo la partita. Sono rimasto sorpreso, ero così concentrato che non ho sentito niente di particolare. L'arbitro mi ha detto 'tranquillo’».

Una Lazio ancora una volta bella d'Europa quanto deludente in campionato: «Perché? Dobbiamo lavorare tanto per abituarci a giocare in Europa, tre partite a settimana», ha spiegato Lucas Biglia. «A volte - ha aggiunto il capitano - la squadra si rilassa come in campionato. Noi dobbiamo imparare dalla Juventus, guardare da loro. È quello che ti aiuta a diventare una squadra forte. È quello che ci manca per diventare una grande squadra, mantenere sempre l'atteggiamento vincente. Oggi non era facile reagire - ha concluso - e abbiamo dimostrato ancora una volta di essere una squadra compatta, che è quello che non riusciamo a fare in campionato. Si poteva fare un po' di più, ma il risultato non è male e speriamo di fare bene al ritorno a Roma».

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