Tifosi Lazio, 3 arresti e 12 denunce dopo la contestazione

Nei loro confronti disposto anche il Daspo, al vaglio le immagini
Lazio, scoppia la contestazione: tifosi in rivolta, cariche della polizia
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ROMA - Tre arresti e 12 denunce: è il bilancio dei disordini con la polizia nati dalla protesta dei tifosi della Lazio presso il centro sportivo di Formello, ieri pomeriggio, dopo la sconfitta nel derby contro la Roma. Le Forze dell'ordine erano intervenute in seguito al blocco della circolazione causato dagli ultras, che avevano ribaltato segnali stradali ed altri oggetti.

All'arrivo della polizia, i tifosi hanno proseguito con un fitto lancio di sassi, bottiglie, mattoni e petardi, provocando anche il ferimento di un agente. Tre ultras, di 28, 33 e 36 anni, sono stati arrestati, mentre altri 12 sono stati denunciati; per tutti è stata adottata la misura del Daspo. Al vaglio degli investigatori sono ora le immagini registrate durante gli scontri. 

TORNATI LIBERI - Convalidato l'arresto e disposto l'obbligo di firma per i tre tifosi della Lazio arrestati ieri dopo il derby perché ritenuti responsabili degli scontri avvenuti nei pressi del centro sportivo dei biancocelesti, a Formello. I tre, quindi, sono tornati in libertà. Lo ha deciso il giudice monocratico nell'ambito del processo per direttissima svolto questa mattina a piazzale Clodio. Nei confronti dei tre, difesi dall'avvocato Lorenzo Contucci, le accuse sono di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La prossima udienza è fissata al 27 maggio quando potrebbe valutare la richiesta per riti alternative. Oltre ai tre arrestati sono state dodici le persone denunciate. Per tutti è stato applicato il daspo.

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