© LaPresse Inzaghi, la sua Lazio in 7 partite
ROMA - Quarant’anni oggi e nel giorno del suo compleanno il primo allenamento alla guida della Lazio nel ritiro di Norcia. Sette partite, le ultime di campionato, per tenersi stretta la panchina e diventare l’erede di Pioli nella prossima stagione. Simone Inzaghi ci crede, non si sente un traghettatore e potrebbe non esserlo. Dipenderà dal campo, dal suo impatto nello spogliatoio, dai risultati, dalle risposte della squadra e della piazza. La società biancoceleste ci pensa e lo valuterà, ma non lo ha messo al posto di Pioli soltanto per arrivare in fondo al campionato.
PREDESTINATO. Lotito gli ha concesso un’opportunità, prima o poi sarebbe successo, glielo aveva promesso quando Simone nel 2010 entrò nei quadri tecnici del settore giovanile di Formello. Inzaghino conviveva con fastidi alla schiena e già meditava di diventare allenatore, anticipò di un anno la scadenza del suo contratto di calciatore e decise di ritirarsi a 34 anni per imboccare la professione di tecnico.
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