© LaPresse Lazio, Inzaghi a lezione da Simeone
NORCIA - Allenare significa studiare calcio, rubare i segreti dei colleghi, scegliere un tipo di gioco, viaggiare per aggiornarsi e tenersi informati sui metodi di lavoro. Pippo Inzaghi, ancora sotto contratto con il Milan, ha approfittato della pausa post-esonero per girare l’Europa e studiare.
Tanto lavoro con la palla e una feroce determinazione da trasmettere sul campo durante gli allenamenti. Ieri mattina a Norcia, per esempio, Inzaghino ha ripreso Keita. Esercitazione tattica sui movimenti del 4-3-3, in dieci a muoversi sul campo, giro palla per sviluppare la manovra sulle due corsie esterne e poi concludere a rete. «Facciamo gol, facciamo gol, facciamo sempre gol» diceva ai suoi attaccanti e quando il senegalese ha concluso con sufficienza, come se non gli interessasse molto segnare (è fatto così, per lui conta solo la partita ufficiale), Simone lo ha richiamato con decisione. Se uno si abitua a segnare in allenamento, poi ci riesce con più facilità in partita. Keita, che ha un talento infinito, sotto porta non è preciso: è più bravo a dribblare che a tirare.
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