BRIGHTON - Aria di casa, aria di festa. Ha giocato sul velluto perché il prato era inglese. Ravel Morrison s’è galvanizzato nella sua Inghilterra e ha sfoderato un colpo magico. Tiro al volo da fuori area, non pulitissimo, ma efficace: «Sono molto contento per la mia prestazione, fisicamente sto bene, voglio continuare così!». Per la prima volta non ha avuto il muso lungo, non ha pensato a fughe, partenze o addii. Inzaghi l’ha promosso titolare, è stato bravo, la mossa ha funzionato.
LAZIO, PER THAUVIN E' QUESTIONE DI ORE
LA QUALITA’ - Morrison, nell’anno in cui Candreva saluterà e Keita fa le bizze, può rivelarsi un uomo in più. A Formello hanno notato la sua voglia di emergere dopo tanti tentativi a vuoto. Sembra più concentrato, più carico, più determinato. Non si sa quale sarà il suo futuro, ieri ha preso coraggio dopo il gol, ha giocato per la squadra, non ha pensato ad altro. E’ partito mezzala sinistra, non ha fatto il regista. Da playmaker s’innamora del pallone, non se ne libera facilmente. A Brighton ha giocato con energia, sacrificandosi, girando palla, servendo i compagni, inserendosi, coprendo, è stato apprezzato per i disimpegni e per quei recuperi, quasi non da lui.