ROMA - Una sconfitta che non è andata giù a Keita quella incassata dalla Lazio con l'Inter nell'ultima stagionale in casa, forse la sua ultima all'Olimpico con la maglia biancoceleste. A bruciare, più del ko, è il modo in cui è arrivato: un rigore non dato e l'spulsione beffa dell'attaccante senegalese, mandato anzitempo negli spogliatoio per due gialli (il secondo proprio in occasione del penalty non concesso).
Il 'pupillo' di Simone Inzaghi così è tornato questa mattina a sfogare la sua rabbia contro Di Bello, direttore di gara della partita di ieri che era stato però anche l'addizionale di porta nel derby del 26 aprile scorso vinta 3-1 nonostante il rigore inesistente concesso alla Roma da Orsato proprio su sua segnalazione (Strootman prese poi due giornate di squalifica con la prova tv per simulazione). A ricordare la coincidenza proprio Keita su 'Instagram Stories': «Stesso arbitro a fischiare rigore su Strootman nel derby di ritorno vinto 1-3. #strano #dibello».